La caduta dell’amministrazione Chies sembra aver portato ad un nuovo stop al sentiero di Porta Soccorso, il nuovo percorso pedonale verso la rocca del castello di Conegliano che negli anni ha visto la promozione di varie realtà cittadine e l’imprescindibile impegno degli Alpini di Ogliano e del gruppo Maset (vedi articolo).
Ma se la crisi politica della città ha certamente segnato una frenata nella corsa verso l’inaugurazione del sentiero, i promotori dell’opera non demordono e cercano di capire lo spazio di manovra nel comune ora commissariato, oltre a guardare avanti alla possibilità, anche questa a lungo coltivata, di far rinascere altri antichi tracciati che un tempo percorrevano le nostre colline.
Risale ad agosto la conclusione dei lavori a Porta Soccorso, da allora sono emersi alcuni nodi non ancora sciolti e che di fatto stanno impedendo l’apertura di un sentiero già tracciato e percorribile. A spiegare la situazione Gianfranco Losego, tra i più convinti sostenitori dell’iniziativa che ora individua una serie di problematiche da risolvere per poter concludere il tanto agognato percorso.
“Rimangono in piedi principalmente tre questioni: la creazione di alcune recinzioni, in particolare una di sicurezza sopra il serbatoio dell’acquedotto, l’installazione di un cancello per la chiusura notturna della porta e la definizione di un accordo per la manutenzione del sentiero”, spiega Losego.
In particolare l’ultimo punto necessita non solo l’impegno di una o più associazioni, ma anche quello dell’amministrazione, disposta non solo ad affidare l’onere ma anche, se necessario, a garantire un’eventuale copertura assicurativa. Una proposta di collaborazione in tal senso era stata avanzata al comune da alcune associazioni cittadine già nel 2017, precisa Losego, ma con i lavori ancora in alto mare non se ne fece più nulla.
“Spero che la cosa possa essere portata avanti anche dal nuovo commissario e dai funzionari comunali e che si riesca ad aprire al più presto – prosegue il promotore del progetto – Attorno alla rocca esiste una rete di sentieri che potrebbero diventare un vero e proprio circuito, contribuendo così a valorizzare finalmente la zona”.
L’idea del recupero dei vecchi sentieri che un tempo percorrevano le nostre colline non è nuova, anzi è stata covata a lungo in città, ma ora la necessità di smaltire l’affollamento dei centri storici e la voglia di valorizzare i siti naturalistici premiati dal riconoscimento Unesco le possono donare nuova linfa vitale.
A Costa, ad esempio, arriverebbe un percorso che parte da via Immacolata di Lourdes, risalendo quindi il versante nord della collina e spuntando non molto lontano dall’inizio del sentiero di Porta Soccorso. Lungo il versante sud altri due potenziali sentieri dalla zona del Rujo verso Costa, ma attualmente in terreni privati quindi più difficili da recuperare.
Allontanandosi dal castello, altri sentieri che magari alcuni ricordano ancora, avendoli percorsi da bambini: dal collegamento tra Costa e Collalbrigo che gli studenti avrebbero utilizzato fino agli anni Sessanta, ai percorsi lungo il Monticano verso Ogliano e Oderzo.
“In un piano regolatore redatto verso la fine anni Novanta alcuni tracciati preesistenti erano indicati come potenziali camminamenti pedonali – conclude Losego – Certo, la piantina è datata e bisognerebbe capire l’evoluzione del territorio e il conseguente spazio normativo di intervento, ma questo dimostra comunque la potenzialità delle nostre colline”.
(Fonte: Fabio Zanchetta © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata – Gianfranco Losego).
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