In città le forze politiche non sembrano stare con le mani in mano ma, al contrario, si stanno preparando per le prossime amministrative, anche se non sono ancora state scoperte tutte le carte in gioco.
Ad annunciare, anche se non nei particolari, come si stia lavorando “per preparare i programmi futuri” è Fabio Chies (nella foto), ex sindaco da appena un mese, che ha risposto agli attacchi sferrati di recente dai suoi avversari politici.
Se da un lato Italo Rebuli del Partito democratico ha parlato di “incapacità di definire obiettivi” dell’ex amministrazione (vedi articolo), dall’altra i Popolari per Conegliano hanno ribadito il mancato rispetto di alcuni accordi politici stretti ancora in fase di elezione, che avrebbero lasciato spazio, invece, a favoritismi nei confronti di chi non presentava un numero sufficiente di preferenze per ricevere determinate deleghe (vedi articolo).
Polemiche rimandate al mittente da Fabio Chies, il quale ha spiegato come si siano già svolti degli incontri con gli ex assessori Gianbruno Panizzutti, Gaia Maschio, Claudia Brugioni e l’ex vicesindaco Claudio Toppan per lavorare ai programmi futuri.
“Non hanno senso queste critiche, i cittadini hanno vissuto un periodo intensissimo a causa del Covid e ora vivono l’impossibilità di programmare per il futuro, trovandosi senza un punto di riferimento come il sindaco. – ha dichiarato Chies – Mi sarei aspettato un po’ più di signorilità e non un continuo guardare al passato. L’unica cosa che abbiamo preso in eredità è l’Amerigo Vespucci, che tra l’altro stiamo portando a termine, poi ci sono stati tutti progetti nuovi: la pista di atletica, i lavori in partenza per la caserma Marras, il cantiere in via Maggior Piovesana, il nuovo comando della Polizia locale e gli interventi di edilizia popolare”.
Lo sguardo di Chies, e non solo, sembra quindi essere proiettato verso il futuro rappresentato dalle elezioni, una competizione politica a cui parteciperà anche lo stesso Giovanni Bernardelli, il quale ha già smentito di poter essere un nome papabile per il ruolo di candidato sindaco. Ruolo, tra l’altro, già rivestito prima nel 2002 e poi nel 2012 contro Floriano Zambon.
“Non nego che me l’hanno chiesto in tanti di candidarmi come sindaco, ma ho già dato. Ciò non toglie, però, che farò parte della partita: il nostro è un percorso lasciato a metà perché qualcuno ha staccato la spina e noi vogliamo riattaccarla”, ha concluso Bernardelli.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: Archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it