Conegliano, dopo una domenica di fuoco proseguono anche oggi le lunghe code al Covid point della Zoppas Arena


Questa mattina sono riprese le lezioni scolastiche con tutte le incognite del caso e le problematiche già note alla luce dell’onda ascendente dei contagi, provocati anche dalla nuova variante Omicron (vedi articolo).

Nel frattempo, continuano ad esserci le code al Covid point alla Zoppas Arena: transitando in via Ca’ di Villa alle ore 11.30 di oggi lunedì era possibile notare le lunghe code che si snodavano in corrispondenza del centro tamponi e che hanno continuato a ingrossarsi con l’avvicinarsi dell’ora di pranzo.

Come indicato da tre sbarre poste all’ingresso di viale dello Sport, infatti, il percorso stradale è aperto solamente a chi deve usufruire dei servizi del Covid point mentre, in altri casi, è necessario imboccare dei percorsi alternativi, per evitare di trovarsi imbottigliati nella fila e scansando ogni altro eventuale disagio.

In quella fascia oraria era possibile assistere a un continuo viavai di vetture, a cui se ne aggiungevano delle altre in arrivo, tutte in coda per sottoporsi al tampone.

Fortunatamente, però, nella giornata odierna il servizio continua ad essere attivo a differenza di ieri, domenica 9 gennaio, in cui si è registrato un flusso molto importante di auto, tanto che è stata predisposta la chiusura dell’accesso al centro tamponi già alle 10.30.

Sempre nella giornata di ieri, l’hub vaccinale di San Vendemiano, alla vigilia della sua apertura a tutte le fasce di età, è stato al centro di un “Open day”, durante il quale la vaccinazione è stata aperta senz’obbligo di prenotazione a tutti i bimbi dai 5 agli 11 anni, dalle 8 alle 18.

Le lunghe code ai punti tampone nella Marca e in altre province del Veneto sono al centro, oltre che dei commenti dei cittadini, anche del dibattito politico. Raffaele Speranzon, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, sostiene che “se vogliamo aiutare i cittadini e permettere al sistema sanitario di non accusare ulteriore stress, va allargata anche a farmacie e parafarmacie la possibilità di eseguire i tamponi per l’uscita dall’isolamento in caso di positività Covid, così come già avviene per la fine quarantena. Se ci sono questioni sulla “generazione” del tampone da usare, si aggiornino i criteri e si sostengano le farmacie nel rifornimento di questi strumenti: non è possibile assistere quotidianamente a file che durano ore, con tutti i rischi legati agli assembramenti e alle difficoltà per il personale sanitario”.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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