Conegliano, furto a Campolongo: finti agenti della Polizia locale si introducono nella casa di un anziano

Si sono presentati con la scusa di dover controllare una fuga di gas: questo il pretesto utilizzato verso le 9.30 di giovedì 16 luglio, da due malviventi, che si sono spacciati per due agenti della Polizia locale di Conegliano.

I due, ancora non identificati dalle forze dell’ordine, hanno suonato alla porta di un anziano residente nel quartiere di Campolongo a Conegliano, ignaro di essere la vittima designata di un furto.

Buona fede dell’anziano che è stata mal ripagata: i due ladri hanno sottratto alcuni gioielli, per poi allontanarsi a bordo di una vettura di colore bianco.

Dopo la scoperta del furto, è subito scattata la denuncia alla Polizia di Stato, mentre alcune pattuglie della Polizia locale hanno percorso le vie della città, senza però riuscire a intercettare i due ladri.

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Secondo gli inquirenti ora, oltre a identificare i due malfattori, si tratta di capire se la divisa indossata, descritta dall’anziano come somigliante a quella in uso alla Polizia locale, non potesse essere invece simile a quella degli operatori delle reti del gas.

Nonostante ciò, è evidente come sia stato messo a segno un furto con una delle tecniche e dei pretesti più tradizionali: la raccomandazione, quindi, specie per le fasce più deboli, è quella di non far entrare nessuno in casa.

“La Polizia locale di norma non entra in casa e soprattutto non si muove con vetture in borghese. – ha spiegato il comandante della Polizia locale Claudio Mallamace – Nel caso di un’effettiva fuga di gas, i nostri agenti arrivano sul posto con una macchina con i lampeggianti in azione. Inoltre, con noi giungono i Vigili del fuoco e gli operatori delle rete del gas: ognuno ha il proprio compito e si tratta di un’azione condivisa“.

“Se dovesse presentarsi qualcuno alla propria abitazione, con indosso una divisa della Polizia locale – ha proseguito Mallamace – è possibile controllare la veridicità della sua identità contattando il nostro Comando, il quale può confermare o meno l’arrivo degli agenti, indicarne la motivazione e addirittura fornire il loro nome.”.

Quindi prudenza massima di fronte agli sconosciuti che suonano il campanello delle nostre abitazioni.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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