Conegliano, stamattina il convegno “Passion & Sport”, incremento di scambi culturali per l’Australia Day

Si è svolto nella mattinata di oggi, venerdì 24 gennaio, all’ex convento San Francesco di Conegliano il convegno “Passion & Sport”, organizzato nell’ambito della manifestazione “Australia Day” prevista questo weekend nella città del Cima (qui l’articolo).

L’Australia Day richiama la festa nazionale australiana, che da più di 200 anni ricorda il primo sbarco di una flotta inglese nelle terre australiane, avvenuto il 26 gennaio del 1788 nella baia di Sydney.

Un’occasione, quella di stamane, per fare il punto sui rapporti commerciali e sportivi di Italia e Australia, al fine di gettare le basi per un incremento degli scambi culturali ed economici. All’appuntamento, infatti, erano presenti il presidente Fulvio Brunetta dell’associazione Italia-Australia organizzatrice dell’evento, il presidente di Unioncamere del Veneto Mario Pozza, rappresentanti del tessuto produttivo del conegliano-montebellunese, l’ambasciatore australiano Greg French, il console australiano di Milano Sheila Lunter.

Non sono mancati il responsabile del Centro sportivo australiano di Gavirate Varese Warwick Forbes, il presidente dell’Imoco Volley Piero Garbellotto, il direttore della cantina Carpené Malvolti di Conegliano Andrea Simone e Alvise Perosa, docente dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.

Come è stato ribadito più volte dai relatori, il convegno si è posto l’obiettivo di presentare reciprocamente alle due nazioni i risultati ottenuti fino ad ora in termini di scambi commerciali. Da ciò è emerso quanto le aziende italiane siano coinvolte in ogni aspetto della filiera aziendale in Australia, dal settore dell’abbigliamento a quello sportivo, fino all’ambito della ricerca e dello sviluppo digitale.

Effetti derivanti dal flusso dell’emigrazione italiana verso il suolo australiano, il quale ha conquistato il 13esimo posto nella classifica delle maggiori potenze economiche mondiali. A tal proposito, è stata sottolineata la percentuale di dirigenti italiani presenti in Australia, pari a circa il 50 percento, mentre un milione di abitanti sono di origini nostrane.

Fino a qualche anno fa, gli scambi commerciali tra i due Paesi era a livelli minimi a causa della lontananza geografica, una problematica ora superata con risultati non indifferenti e destinati a crescere in un prossimo futuro. Uno dei progetti in cantiere citati è, ad esempio, la collaborazione italo-australiana per la costruzione del più grande telescopio mai esistito, capace di scrutare con maggior precisione il cosmo.

Ma il fattore ambientale è un altro aspetto sul quale l’Australia è decisa a investire, visti i fatti avvenuti: ammonta a circa 2 miliardi di dollari il fondo nazionale stanziato per azioni di recupero e simbolo di una maggiore attenzione verso il tema delle politiche contro i cambiamenti climatici.

Lo sport, inoltre, rappresenta la chiave per la collaborazione tra le due nazioni, perché interpretato come il settore ideale dove poter forgiare i valori delle generazione di domani, valori poi necessari nella vita aziendale. Un incontro, quindi, quello promosso dalla manifestazione Australia Day, che ha trasmesso il messaggio secondo cui senza conoscenze, derivanti dallo scambio culturale, non si può fare innovazione.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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