È trascorsa una settimana da quel lunedì 25 febbraio in cui Conegliano è stata svegliata alle 6 dallo scoppio di una caldaia, all’interno di una mansarda di una palazzina di Corte delle Rose, adiacente a via Verdi (qui l’articolo).
Scoppio che, oltre a spaventare i vicinanti, ha causato il crollo delle pareti dell’abitazione della famiglia di Ruggero Ricci Mingani, ingegnere e amministratore delegato della Unicol di Fontanelle.
A una settimana di distanza, Corte delle Rose porta ancora i segni di quanto avvenuto (nelle foto): l’ala che conduce verso la palazzina interessata dallo scoppio presenta delle transenne, posizionate al fine di mantenere in sicurezza la zona.
Parte della copertura soprastante alla Corte, infatti, risulta essere danneggiata – probabilmente a causa della caduta del materiale volato in aria in seguito allo scoppio – risultando pericolosa per chi dovesse passare in quell’area della Corte. Fortunatamente l’episodio non aveva creato feriti: i figlioletti di 7 e 12 anni dei coniugi Mingani erano rimasti illesi, nonostante la loro cameretta fosse adiacente allo stanzino della caldaia.
L’area di via Verdi e della stessa Corte delle Rose era stata subito messa in sicurezza, grazie all’intervento tempestivo dei Vigili del fuoco, – i quali avevano monitorato i flussi di persone e bloccato la circolazione urbana per tutta la mattinata – dei Carabinieri e della Polizia di Stato. Sul posto si erano recati anche il sindaco Fabio Chies e l’assessore Claudio Toppan, per organizzare le azioni di ripulitura della via, dove si erano riversati vetri, infissi e altro materiale proveniente dall’abitazione.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
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