Grande successo per le tre serate della Conegliano Valdobbiadene Experience, da Collagù fino alla zona del Cartizze, per concludere in bellezza al Castello di San Salvatore, a Susegana: cene all’aperto, tra degustazioni e paesaggio, che hanno saputo incantare chi vi ha partecipato e spiegare non a parole ma a sensazioni il miglior significato del concetto di qualità.
“Il numero di partecipanti è andato oltre ogni aspettativa – ha commentato nel contesto dell’ultima serata, a Susegana, il direttore del Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene Docg, Diego Tomasi -. Qui a San Salvatore si è voluto concludere con un’apoteosi di elementi che ricordano la nostra viticoltura del passato e del futuro”.
Durante l’elegante serata trascorsa tra i cortili interni del castello si è parlato di varietà antiche, quindi del passato, ma anche di tipologie di Conegliano Valdobbiadene Docg sviluppate per un domani, capaci di portare il Consorzio a superare le difficoltà attuali: i partecipanti hanno potuto assaggiare, forse per la prima volta a livello mondiale, una varietà di glera inedita, con caratteristiche e resistenze innovative. La perera, la bianchetta, la glera lunga e quella resistente come accenti di un territorio che comunica attraverso i sapori.
“Non possiamo che esprimere un bilancio positivo e già pensare al 2023 – ha concluso Tomasi -, non avremo che l’imbarazzo della scelta perché queste sono soltanto tre zone, ma ne abbiamo molte altre da proporre”.
Il pubblico, secondo il Consorzio di Tutela docg, si è dimostrato interessato specialmente a capire come il Conegliano Valdobbiadene possa essere associato a diversi piatti.
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