I Carabinieri del NIL (Nucleo Ispettorato del Lavoro) di Treviso, con la collaborazione dell’Arma territoriale, nei giorni scorsi hanno effettuato diversi controlli in tutto il territorio della Marca allo scopo di contrastare il fenomeno del lavoro sommerso e verificare il rispetto della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
I controlli, volti a verificare la regolare occupazione dei lavoratori, sono stati effettuati principalmente nel settore dell’edilizia, interessando aziende individuate a seguito di attività info-operativa svolta con il contributo dell’Arma territoriale.
A causa della presenza di gravi violazioni in materia di sicurezza e di lavoratori impiegati “in nero”, il Comparto di Specialità dell’Arma ha sospeso l’attività lavorativa di tre aziende.
Nello specifico, è stato adottato un provvedimento di sospensione per l’impiego di un lavoratore in nero nei confronti di una ditta che eseguiva attività di autolavaggio a Conegliano.
Nel corso dei controlli, che hanno interessato anche il delicatissimo settore della sicurezza nei luoghi di lavoro, è stata sospesa l’attività di un cantiere edile a Crocetta del Montello in quanto, secondo quanto rivelato, non erano state adottate idonee precauzioni per eliminare il pericolo di caduta verso il vuoto.
Sempre nel settore edile, è stato sospeso anche un cantiere a Montebelluna, dove il titolare dell’azienda non aveva provveduto a redigere il Piano Operativo di Sicurezza, documento fondamentale per poter operare in sicurezza all’interno di in cantiere.
I controlli effettuati da personale del NIL trevigiano, volti al rispetto della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, hanno permesso di riscontrare la presenza di numerose inadempienze, tra le quali l’omessa formazione dei lavoratori, l’omessa sorveglianza sanitaria e il mancato utilizzo di idonei Dispositivi di Protezione Individuali. Nel complesso, i controlli effettuati hanno portato a irrogare sanzioni per circa 110 mila euro.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: Carabinieri)
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