Grande affluenza al camposcuola, “Anch’io sono la Protezione civile”, promosso dall’Unità di Protezione civile Ana delle sezioni di Conegliano e Valdobbiadene. Un’esperienza che ha assistito a una crescita dei partecipanti: quest’anno sono stati 52 i ragazzi coinvolti, a fronte dei 43 dello scorso anno.
Il camposcuola si è svolto nell’area delle Pianezze (Valdobbiadene) nel periodo dal 23 al 30 giugno scorso, coinvolgendo ragazzi della fascia d’età compresa tra i 12 e i 15 anni, provenienti dalle zone da Segusino a Godega di Sant’Urbano, fino a Possagno, Setteville e Mestre.
Un successo segnato dalla copertura delle iscrizioni in sole due ore.
L’obiettivo era quello di stimolare e favorire la consapevolezza dei ragazzi sul fronte del valore civico e, allo stesso tempo, di proporre loro una settimana dove poter conoscere da vicino l’organizzazione della Protezione civile e le sue attività, alla luce del concetto fondamentale di “fare squadra”.
Proprio per questo, i ragazzi non potevano portare con sé cellulari, pc e nulla di elettronico e la comunicazione con le famiglie avveniva nel caso di problemi particolari. Una modalità scelta per far sorgere nei giovanissimi un senso di indipendenza (tra questi c’era chi viveva per la prima volta un’esperienza da solo, lontano dalla famiglia).
Il camposcuola ogni anno si snoda attorno a un filo conduttore che, quest’anno, era rappresentato dal tema dell’inclusione, inteso anche in quella sensazione di far parte di un gruppo, per imparare a tira fuori le proprie abilità, senza avere la sensazione di essere giudicato.
La giornata tipo in questo camposcuola era semplice ma precisa (i tempi venivano scanditi dal suono di una tromba, in maniera tale da riprodurre i suoni della caserma): sveglia alle 7, sistemazione della branda e lavoro di pulizia per una squadra a rotazione, poi le varie attività della giornata e prove pratiche per imparare divertendosi. Un modo per stimolare ogni partecipante a tirare fuori le proprie potenzialità.
Ai ragazzi venivano assicurati i pasti e l’alloggio nel centro polivalente “Don Vittorio Gomiero” nelle Pianezze, dove i ragazzi dormivano all’interno di alcune tende.
Presenti durante la settimana le varie componenti del sistema di Protezione civile nazionale, Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza, Carabinieri Forestali, Soccorso alpino speleologico, ma anche ex professori della scuola media, impegnati a insegnare ai ragazzi le varie attività manuali.
Tra i manufatti più apprezzati sicuramente il mappamondo a puzzle in 3D, dove ogni pezzo corrispondeva a un pezzo di interiorità. Ma non è mancata neppure la preparazione della pizza per la cena di gruppo.
Le attività hanno previsto anche l’apertura del Coc, simulando un’attività di emergenza dovuta al terremoto, ma non sono mancate neppure le escursioni in montagna. L’esperienza è stata possibile grazie al contributo economico delle due sezioni e di vari sponsor del territorio.
(Autore: redazione Qdpnews.it)
(Foto: sezione Ana di Conegliano)
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