Da Conegliano a Milano: la vicenda di Alda Da Rios, fondatrice del primo club Soroptimist d’Italia. Ieri sera una conferenza sulla sua storia

Da Conegliano a Milano: la vicenda di Alda Da Rios, fondatrice del primo club Soroptimist d'Italia
Da Conegliano a Milano: la vicenda di Alda Da Rios, fondatrice del primo club Soroptimist d’Italia

Il rinnovato interesse per la storia delle donne e, in particolare, per la vicenda dei profili femminili meno noti, contribuisce a far riaffiorare spaccati di vita che vantano una connessione tra il nostro territorio locale e il contesto nazionale, se non addirittura internazionale.

Ne è la riprova la storia di Alda Da Rios (1878-1951), talentuosa linguista, in grado di tessere relazioni sociali negli ambienti che contano.

A delineare il suo profilo biografico è stato Marco Severini, docente di Storia dell’Italia contemporanea e di Storia delle donne nell’Italia contemporanea all’Università di Macerata, in occasione di una conferenza organizzata dal Soroptimist Club di Conegliano (presieduto da Jane Wood) nella serata di ieri, venerdì 12 maggio, nella sala consiliare del municipio.

Il Soroptimist è un’associazione mondiale, senza scopo di lucro, che riunisce donne professioniste, interessate a promuovere progetti e iniziative a supporto del mondo femminile.

In questo contesto il nome di Alda Da Rios di certo non ha un’importanza secondaria, avendo fondato a Milano il primo club Soroptimist d’Italia, nel 1928.

Nata nel 1878 a Conegliano e figlia di un garibaldino, secondo il docente la sua vicenda biografica sarebbe stata soggetta a diverse lacune ed errori, a conferma dell’oblio che per lungo tempo ha avvolto la sua figura (come del resto è avvenuto con altri profili femminili).

Alcuni storici le avrebbero infatti attribuito la città piemontese di Domodossola come luogo di nascita, quando lì sarebbe invece nato il marito della donna.

Altro punto oscuro della sua biografia riguarda i suoi studi, complice la scarsità di documenti d’archivio sul suo conto: alcuni studiosi sosterrebbero che Da Rios si sia formata negli atenei di Padova e Venezia, mentre secondo Severini non ci sarebbero prove documentali di tutto ciò.

Ciò che è certo è che Da Rios si sposò, ebbe tre figli ma rimase vedova solamente dopo 10 anni di matrimonio, a causa della morte prematura del marito nel 1914. Chiara anche la sua volontà di fondare un club service animato da un legame di amicizia tra le sue socie.

Fondazione che fu possibile grazie al circolo di relazioni sociali, anche estere, che fu in grado di creare grazie alla sua attività di traduttrice e di insegnante privata di lingue.Tra queste conoscenze che fece, sicuramente quella con Suzanne Noël nel 1927 fu decisiva: quest’ultima fu infatti la fondatrice di un club Soroptimist a Parigi, nel 1924.

Tanto entusiasmo fu d’impulso anche per Alda Da Rios, che aprì la prima sede italiana del club a Milano, nel 1928, durante il periodo fascista. Club che, a causa del regime, ebbe una battuta d’arresto nel 1934, per poi riprendere il proprio lavoro soltanto nel dopoguerra, nel 1948, con Da Rios come presidente.

Da lì si ebbe una diffusione di tale realtà anche in altre città italiane, ovvero a Bologna, Roma e Firenze nel 1949.

Un impegno a supporto del mondo femminile in uno scenario in cui, fino al 1919, non esisteva alcuna tutela giuridica per la donna. 

Nel 1950, un anno prima della sua morte, Alda Da Rios fu eletta presidente fondatrice dell’Unione dei Soroptimist International Club d’Italia.

Oggi il Soroptimist conta circa 72 mila socie e oltre 3 mila club in 121 Paesi del mondo.
L’incontro è stato anche l’occasione per affrontare alcuni aspetti cruciali della storiografia delle donne, ovvero il numero ancora scarso di corsi di storia e letteratura delle donne negli atenei italiani, l’assenza di capitoli e manuali riguardanti il tema nelle scuole superiori.

“C’è molto bisogno di fare storia delle donne”, è stato il commento del docente, per descrivere quanto l’approfondimento di tali tematiche possa contribuire a creare una solida formazione culturale, utile anche per gli altri aspetti della vita.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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