Oltre 2000 tamponi in una settimana: è questa la capacità raggiunta da medici e infermieri della difesa che operano al drive through della Zoppas Arena di Conegliano.
A una settimana dal loro arrivo, si può dire con sicurezza che i reparti impiegati abbiano contribuito in modo importante allo smaltimento delle code al punto tamponi della città del Cima.
Il supporto logistico è affidato al 7° reggimento trasmissioni di Sacile mentre medici e infermieri appartengono a corpi differenti: l’ufficiale medico è dell’Esercito Italiano mentre gli infermieri sono due sottufficiali della Marina Militare: “In accordo con i sanitari dell’Ulss 2 – spiega l’ufficiale medico tenente Lorenzo Pivetta – riserviamo la nostra corsia a donne in dolce attesa, a bambini sotto i 7 anni e agli anziani”.
“ I bambini – continua il tenente – sono i pazienti a cui è più complicato effettuare il tampone, ma con i giusti modi e, una volta terminato, regalandogli una caramella riusciamo a rendere questa operazione molto più spontanea e semplice”.
“In media – spiega il medico dell’Esercito Italiano – facciamo 170 – 180 tamponi al giorno e negli ultimi giorni siamo riusciti a superare i 200 tamponi operando dalle 8 alle 14.30”.
“Le persone – prosegue – quando vengono a farsi il tampone sono contente di vedere la nostra divisa, e noi siamo contenti di dare il nostro apporto in favore della popolazione, viste le code che si sono ridotte notevolmente credo che tutti siano soddisfatti”.
Oltre ai tamponi, il personale della Difesa, impegnato alla Zoppas arena, svolge anche il compito di regolare il flusso di automobili in entrata e uscita dai punti tamponi. Una volta entrati nel parcheggio ed effettuato il pre-triage le persone vengono indirizzate nelle varie corsie: due portano nella zona principale dove i tamponi vengono effettuati dal personale medico dell’Ulss 2 e la terza viene riservata appunto alle categorie protette che, vengono prese in carico da medici e infermieri della Difesa.
Al drive through della Zoppas Arena, in base al tipo di ricetta medica, viene effettuato il test antigenico o il tampone molecolare, i risultati una volta elaborati, vengono poi comunicati ai cittadini direttamente dagli uffici dell’Ulss 2.
“Personalmente – afferma il tenente Lorenzo Pivetta – nella prima ondata dell’epidemia ho prestato servizio per un mese in un ospedale covid a Saluzzo in Piemonte ed ora sono a Conegliano a dare il mio aiuto per effettuare i tamponi”.
(Fonte: Simone Masetto © Qdpnews.it).
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