Approvata all’unanimità, nel corso del consiglio comunale di ieri sera, l’integrazione del regolamento di Polizia urbana già in vigore a Conegliano: la modifica era stata in precedenza discussa dalla commissione “Governo e progetti per il territorio”, riunitasi lo scorso 23 maggio, e in sostanza introduce il “Daspo urbano”, con l’individuazione delle aree cittadine interessate (qui l’articolo).
A illustrare i cambiamenti apportati dalla modifica è stato direttamente il comandante e dirigente della Polizia locale Claudio Mallamace, il quale ha in sostanza spiegato che tale strumento consente l’applicazione di una sanzione amministrativa immediata, di importo compreso tra i 100 e i 300 euro, e poi l’opportunità di disporre un provvedimento di allontanamento valido per 48 ore.
In caso di trasgressione di tale disposizione, al questore viene inviata una relazione sul caso, con la quale potrà scattare il divieto di accesso a un’area urbana specifica, con conseguente denuncia all’Autorità giudiziaria.
Il comandante ha ammesso che alcuni potrebbero non pagare la sanzione amministrativa, ma ha chiarito che senza la stessa non può successivamente scattare l’ordine di allontanamento.
Cosa cambia rispetto allo strumento del “foglio di via”? Mallamace ha riferito in aula che, mentre il foglio di via non è applicabile ai residenti di una città in cui avviene il fatto, il Daspo urbano si rivolge anche ai residenti stessi, ai quali viene interdetto l’accesso in specifiche aree.
Il Daspo urbano era già previsto dal regolamento, però solamente nelle aree dell’autostazione e nel caso del Biscione riguardava solo gli spazi di sosta delle corriere e della biglietteria.
Per quanto concerne l’ex area Zanussi, invece, Mallamace ha chiarito che sebbene si tratti di un’area privata, vige una concessione pubblica riguardante il parcheggio di via Pittoni, l’area di sosta delle corriere e i parcheggi liberi dove un tempo sorgevano gli uffici demografici: “Ora anche l’attività dei parcheggiatori abusivi prevede l’applicazione del Daspo urbano”, ha chiarito il comandante.
Tale provvedimento, inoltre, può colpire anche i minorenni responsabili di un fatto: se la sanzione amministrativa ricade sui genitori, il Daspo urbano viene indirizzato direttamento al ragazzino.
Mallamace ha inoltre aggiunto che il regolamento aveva in passato già subito una modifica, ma ora “la legge impone di individuare i luoghi a livello normativo”: per fare questo, il criterio scelto è stato quello del maggior numero di interventi registrati nelle diverse zone urbane, optando per quelle “dove è già successo qualcosa”.
“A livello normativo abbiamo gli strumenti immediati per poter agire – è stato il commento del sindaco Fabio Chies – Abbiamo un regolamento che va nella direzione di una Conegliano più sicura”.
Tra i banchi della minoranza, il capogruppo della Lega Maurizio Tondato ha ribadito che lavorare sulla “percezione della sicurezza” è un’azione necessaria per il rilancio economico della zona, mentre Alessandro Bortoluzzi, consigliere del gruppo misto, ha lanciato un appello affinché il regolamento “venga applicato efficacemente, senza distinguo”.
“Non illudiamoci di risolvere tutti questi problemi con il regolamento, i compiti per casa si devono fare con molto altro”, ha aggiunto Bortoluzzi citando, tra le varie cose, la necessità di rimuovere completamente le “scritte volgarissime presenti da diverso tempo al Biscione”.
(Foto: archivio Qdpnews).
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