Si è svolta oggi nella sede del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Docg a Villa Brandolini a Pieve di Soligo, la conferenza stampa di pre-vendemmia 2021. Un incontro consueto, come da tradizione, per prepararsi alla vendemmia con i dati raccolti negli ultimi mesi.
La conferenza è stata aperta con i saluti della presidente del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg, Elvira Bortolomiol, che ha successivamente illustrato l’andamento generale della Denominazione.
“Arriviamo con dati importanti, forti dei risultati positivi ottenuti nell’annata 2020 e di questi mesi del 2021: ad oggi abbiamo raggiunto la quota di 64 milioni di bottiglie – afferma Bortolomiol – Una Denominazione, quella del Conegliano Valdobbiadene, che è in salute: lo dimostrano le analisi svolte in vigneto, quest’anno sarà un’annata che ricorderemo sotto il punto di vista qualitativo”.
Non è mancato anche un pensiero della presidente in ottica “green”: “Si deve fare molta attenzione alla sostenibilità ambientale, per questo sono e saranno necessarie regole verso questo obiettivo e una continua collaborazione con le amministrazioni locali per condannare i comportamenti dannosi. Su questi temi stiamo lavorando per attuare un maggior rispetto dell’equilibrio ambientale”.
Una conversione, o meglio transizione, verso la sostenibilità che secondo il Consorzio del Conegliano Valdobbiadene sarà portata a termine in tutti i livelli della Denominazione entro il 2029, permettendo a tutti di certificarsi. L’unico imperativo per il territorio delle colline Unesco sarà un vigneto di tipo sostenibile.


“Quest’anno si è assistito ad un generale ritardo nella vite, sia nella fase fenologica che in quella dell’invaiatura – spiega Marta Battistella, referente dell’Ufficio Tecnico-Viticolo del Consorzio – questo comportato dall’andamento termico che è stato altalenante come lo è stato anche quello legato alle precipitazioni piovose. Una primavera fresca, con un giugno caldo mentre il mese di luglio è stato nella media; ad agosto abbiamo riscontrato del fresco che ha beneficiato per l’acidità delle uve. Sotto il punto di vista qualitativo, l’annata 2021 si allineerà a quella del 1998 e del 2005”.
Un’annata, quella dell’anno in corso, inferiore in termini quantitativi rispetto a quella dell’anno precedente. Le rese sono quelle previste dal disciplinare: “Non ci sarà nessuna diminuzione per le quantità – ricorda Mario Sillipo, referente dell’Ufficio Vigilanza del Consorzio di Tutela – si confermano i 135 quintali per ettaro previsti per l’area del Docg, 130 quintali per ettaro per la tipologia Rive e 120 per la Superiore di Cartizze”.
“Viene riconfermata la sospensione per tre anni per i nuovi impianti, mentre nessun problema riguarderà i casi di rinnovo e sostituzione degli impianti già esistenti – continua Sillipo – Nel giugno di quest’anno abbiamo anche liberalizzato il prodotto che era stoccato in attesa di necessità nel 2020. Tutto è avvenuto secondo i calcoli fatti in precedenza”.
In conclusione di conferenza, il rinnovo dell’obiettivo che il Consorzio dovrà portare avanti: un futuro incentrato proprio sul rispetto dell’ambiente e sulla sostenibilità; le colline del prosecco Unesco dovranno essere rispettose del territorio, una transizione – quella ecologica – che non potrà avvenire se non in simbiosi con Denominazione e viticoltori.
“Doveroso è ricordare l’operato di chi lavora i vigneti impervi – conclude la presidente Bortolomiol – nei quali si impiegano circa 600/700 ore di lavoro per ettaro all’anno. La nostra Denominazione deve lavorare insieme ai viticoltori con grande responsabilità verso la via della sostenibilità senza trascurare la sicurezza in vigneto, altro tema fondamentale”.
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