Detriti dell’ex cotonificio sul porfido: il Comune transenna un tratto di marciapiede in via Ferdinando Zamboni

I muri esterni dell’ex cotonificio si “sbriciolano”. Sono dovuti intervenire la polizia locale e gli operai del municipio, all’inizio di questa settimana, per evitare che qualcuno si facesse male camminando sullo stretto marciapiede che affianca l’ex opificio in via Ferdinando Zamboni, a metà strada tra l’ospedale civile e la scuola enologica.

Un tratto di marciapiede, lungo alcune decine di metri, è stato chiuso con transenne e nastri perché la superficie in porfido era ormai quasi interamente ricoperta di pezzetti di intonaco staccatosi più o meno spontaneamente dai muri, come testimoniano anche alcuni mattoni facilmente distinguibili.

L’ex cotonificio, da molti anni in vendita dopo la cessazione della sua attività ma da altrettanto tempo invenduto e in disuso, venne pesantemente danneggiato dal “downburnst” che sconvolse parte del territorio comunale il 5 agosto 2016.

Un’ampia parte del tetto venne sventrata dalla furia degli elementi, ma nel giro di poche settimane venne eseguita dalla proprietà un’opera di messa in sicurezza e riqualificazione dell’immobile.

Ciò non ha impedito all’intonaco, dopo un autunno e una prima parte di inverno discretamente piovosi (e a fine dicembre, per qualche ora, anche nevosi), di sfaldarsi parzialmente creando un “tappeto” di detriti e costringendo il Comune a impedire temporaneamente il traffico pedonale.

Quest’ultimo è particolarmente intenso nei giorni di scuola, essendo il marciapiede utilizzato dagli studenti dell’istituto Cerletti che raggiungono le aule a piedi arrivando dal centro città.

Anche se in questo periodo la presenza scolastica è limitata per le restrizioni anti Covid, l’auspicio di tutti è che il marciapiede di via Zamboni possa essere ripulito e messo in sicurezza al più presto.

(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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