Come ogni anno a settembre, con i dati certi delle iscrizioni scolastiche, prende il via il tormentato iter sulla distribuzione delle classi degli istituti superiori di competenza della provincia di Treviso ed il reperimento degli spazi necessari alla luce delle segnalazioni pervenute da parte dei presidi.
Il grande lavoro di analisi e ricerca di soluzioni vede quest’anno il coinvolgimento diretto non solo dei dirigenti degli istituti interessati ma, e soprattuto, dei sindaci.
I distretti più coinvolti nella logistica sofferente degli spazi scolastici sono quello di Treviso città – con il Duca degli Abruzzi, il Besta, il Luzzati-Riccati ed il Giorgi-Fermi – ed il polo di Conegliano con il Cerletti (nella foto) e il Marconi.
A Conegliano non si registrano gravi problemi per il Marconi, il quale con 54 spazi disponibili a fronte di 50 classi, pur con qualche disagio riesce a risolvere il problema delle nuove iscrizioni attuando la rotazione.
Non così per il Cerletti che utilizza sette aule presso lo stabile parrocchiale Pio X e quattro aule presso la scuola media Brustolon e che, per l’avvio del nuovo anno scolastico ha necessità di ulteriori due aule presso questa sede.
Il sindaco di Conegliano, Fabio Chies, che già lo scorso anno aveva fatto fronte con proprie risorse alla sistemazione del Cerletti presso la scuola media Brustolon, ha rinnovato la disponibilità del Comune per trovare un accordo con la provincia, tramite convenzione, per il ristoro delle utenze Cerletti presso la sede dello scorso anno e per una eventuale nuova convenzione.
“Come riporta la normativa – dichiara il presidente Stefano Marcon richiamando l’accordo sottoscritto con l’UST di Treviso – le domande di iscrizione sono accolte entro il limite massimo dei posti complessivamente disponibili nella singola istituzione scolastica, definito sulla base delle risorse di organico e dei piani di utilizzo degli edifici scolastici predisposti dagli enti locali competenti. Per quanto sopra, in un periodo in cui le risorse economiche disponibili sono state drasticamente ridotte, si rende necessario che i decisori debbano valutare attentamente soluzioni operative e logistiche al fine di scongiurare la necessità di doppi turni per soddisfare la domanda di obbligo scolastico, dando la massima priorità alla didattica”.
“Con questa linea ed in piena collaborazione – afferma il consigliere delegato all’edilizia scolastica Domenico Presti – evitando inutili allarmismi ed enfatiche dichiarazioni sulla stampa, è necessario lavorare per soluzioni che vedano la condivisione dei problemi e delle risposte risolutive.”
Tutti i dirigenti scolastici presenti hanno concordato sulla necessità di valutare disponibilità di spazi presso gli istituti comprensivi (elementari e medie) di competenza comunale.
Il sindaco di Treviso, Mario Conte, è intervenuto con l’impegno a portare avanti questa collaborazione e valutare assieme spazi scolastici di competenza comunale che possano essere dati in uso ad istituti scolastici di secondo grado di Treviso che ne abbiano necessità. Si è impegnato ad indire un prossimo incontro con i presenti per individuare, assieme ai propri funzionari comunali, le disponibilità tenendo in considerazione anche gli aspetti della logistica e mobilità che sono rilevanti per gli studenti e per le famiglie. Ha inoltre anticipato ai presenti che il Comune di Treviso si farà promotore, a breve, di un’iniziativa di politiche sociali rivolta al mondo della scuola.
“Il trend delle iscrizioni scolastiche, se in calo nelle scuole primarie, è in aumento negli istituti superiori e la diminuzione in questo grado scolastico si potrà avvertire solo a partire dal 2023. Il nostro impegno – precisa Marcon – potrà far fronte con soluzioni che possano tamponare l’emergenza ma anche con un monitoraggio che preveda prospettive a medio termine”.
Nuovi incontri e sopralluoghi sono stati concordati tra tutti gli intervenuti perché le soluzioni sono urgenti, le scuole stanno per cominciare, le classi sono piene ma le casse sono vuote.
(Fonte e foto: Provincia di Treviso).
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