E’ scattato il conto alla rovescia per i Panevin: le prime ordinanze dei Comuni per regolamentare i falò

Un Panevin di qualche anno fa: oggi diverse accensioni non si effettueranno a causa della pioggia

Passato il Natale e con capodanno alle porte, in molte città e Comuni del territorio si sta lavorando alacremente per organizzare il Panevin del 5 (o, più raramente, 6) gennaio, una tradizione saldamente ancorata al territorio e per la quale le amministrazioni comunali mettono di norma dei paletti, per consentire a tutti di radunarsi gioiosamente e in sicurezza attorno ai grandi falò.

Conegliano

Il Comune di Conegliano, ad esempio, ha già pubblicato un’ordinanza che vieta nel territorio comunale le combustioni all’aperto, a eccezione dei tradizionali falò autorizzati dal Comune stesso. A tal proposito, le parrocchie e associazioni interessate avrebbero dovuto inviare una formale richiesta all’Ufficio Ambiente comunale, entro il 20 dicembre.

Saranno 8 i Panevin autorizzati per il prossimo 5 gennaio e, in caso di maltempo, potranno svolgersi alla prima serata utile successiva, previa comunicazione.

L’accensione, in ogni caso, non potrà avvenire prima delle ore 19. Per i trasgressori è prevista una sanzione pecuniaria che va da un minimo di 80 a un massimo di 500 euro.

Vittorio Veneto

A Vittorio Veneto saranno solo 12 i “Pan e Vin” organizzati tra la sera del 5 e il 6 gennaio, notte dell’Epifania.

Una delle più antiche tradizioni culturali del nostro territorio che ha sempre riunito migliaia di persone, il “Pan e Vin” vittoriese, ogni anno, ha sempre visto una riduzione del numero passando dai 160 ad uno per singolo quartiere. La scelta è stata dettata dall’obiettivo di ridurre le emissioni inquinanti per salvaguardare l’ambiente, la salubrità delle persone ma, allo stesso tempo, con la volontà di tramandare alle nuove generazioni la tradizione e promuovere l’aggregazione tra cittadini.

L’amministrazione comunale ha quindi deciso, seguendo i principi sopra elencati, che i “Pan e Vin” della prossima edizione saranno 12, organizzati solamente da quartieri, associazioni, comitati e parrocchie autorizzate. Il falò, per essere autorizzato, deve avere le seguenti caratteristiche: altezza massima di 4 metri, dietro massimo di 3 metri e l’utilizzo solo di ramaglie e legno vergine secchi.

Sono state pubblicate le prime ordinanze. Per lo svolgimento della manifestazione sarà istituito, il 5 gennaio dalle 16.30 alle 23.30, il senso unico di marcia in Via Gianpaolo Malanotti con direzione a partire da Piazza Papa Giovanni Paolo I verso via L.A. Muratori; il divieto di transito all’aera Rossi a tutti i veicoli eccetto mezzi dell’organizzazione e di soccorso pubblico; il divieto di sosta con rimozione forzata sul lato destro di via Gianpaolo Malanotti a partire da Piazza Papa Giovanni Paolo I fino al civico 36 di via Malanotti; il divieto di sosta con rimozione forzata sul lato sinistro di via Gianpaolo Malanotti da dopo il civico 33 fino all’intersezione con Via L.A. Muratori; il divieto di sosta con rimozione forzata ambo i lati in via Gianpaolo Malanotti in corrispondenza carraio carraio area Rossi.

A Carpesica, il 6 gennaio dalle 18.30 alle 23.30, sarà istituito il divieto di sosta con rimozione forzata sul lato sinistro di via della Chiesa a partire dall’intersezione con via Giardino. In qualsiasi momento, per motivi di sicurezza o interesse pubblico durante la
manifestazione sportiva, la viabilità potrà subire ulteriori modifiche.

Permane il divieto assoluto di accensione di combustioni all’aperto di residui vegetali in caso di allerta arancio o rossa per l’ambiente. Da molti giorni non piove sull’Alta Marca, ma diversi meteorologi indicano possibili piogge (che migliorerebbero la qualità dell’aria) a cavallo tra San Silvestro e il 1° gennaio.

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(Ha collaborato Arianna Ceschin. Foto: archivio Qdpnews.it).
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