FdI all’attacco sulla sicurezza in zona Frati. Chies replica (“collaborino con noi”) e annuncia: “Lavori utili per i quattro che hanno fatto il bagno in fontana”

“C’è un quartiere della città che, in questi ultimi tempi, avverte il forte disagio di sentirsi insicuro. Tra quelli denunciati e quelli che passano sotto silenzio, gli episodi sgraditi e malavitosi si sono fatti troppo frequenti. La zona è quella della Chiesa dei Frati, che comprende via Gera, via dei Cappuccini, via Diaz e Cortenuova”. Comincia così la dura presa di posizione diffusa dal circolo coneglianese di Fratelli d’Italia, che punta il dito contro le presunte omissioni della giunta Chies in tema di sicurezza. 

“Una zona residenziale moderna e densamente abitata in cui si sono svolti di recente l’episodio dello scippo della catenina, il furto della Vespa di un negoziante, il furto di alcune biciclette – continuano gli attivisti locali di FdI guidati da Simone Bottega (a sinistra nella foto) -. È sempre qui che persone sbandate dormono nottetempo, o bivaccano di giorno, mangiano seduti per terra all’interno e sulle panchine di Cortenuova, e che altre si nascondono dietro ai cespugli per i loro bisogni o per incontrarsi tra loro e scambiarsi qualcosa, spaccio? È qui che molti residenti dei condominii limitrofi sostengono di avere paura di scendere in garage perché, nonostante i cancelli, qualcuno riesce ad entrare e a soggiornarvi ugualmente”. 

“Non servono a nulla le promesse, le ipotesi, i programmi futuribili, le indulgenze e gli sforzi tesi come sempre a minimizzare tutto – concludono gli autori della nota – affinché il tempo, sovrapponendo disagi nuovi ai disagi vecchi, li faccia dimenticare e favorisca il tran-tran ben poco decisionista di una amministrazione comunale che assiste e discute ma di fatto sembra lavarsene le mani. Vivere in serenità a Conegliano è una esigenza ogni giorno più sentita dai cittadini che richiederebbe un deciso cambio di mentalità nell’affrontare questa realtà, non la solita ricerca di scusanti, di giustificazioni e di vani propositi. Auspichiamo più polso, più determinazione, più impegno per non permettere almeno, alla situazione attuale, di peggiorare ulteriormente”.

Non si è fatta attendere la risposta del sindaco Fabio Chies che, interpellato sulla questione, fa valere le ragioni della giunta e a suo dire l’impegno profuso fino ad ora su questo tema.

“L’amministrazione di Conegliano è sul pezzo a proposito di sicurezza – replica con toni decisi Chies -: siamo gli unici che hanno fatto un nuovo comando di Polizia locale e installato le telecamere su tutto il territorio. E se c’è qualcuno che ha applicato il daspo urbano in provincia di Treviso, quello è il sottoscritto: non ci sono più le persone che sostano nei pressi della Fontana dei Cavalli, e questo perché abbiamo applicato degli strumenti che prima non c’erano. Dico dunque a FdI che invece di vivere sulla Luna dovrebbero vivere sulla Terra, e, anziché lamentarsi sempre, li invito a contribuire insieme all’amministrazione per migliorare quello che stiamo già facendo. La porta, se vogliono partecipare e fare del bene per la comunità, è sempre aperta”.

“Visto che la mettono sul politico – aggiunge Chies – li esorto anche a considerare i Comuni da loro amministrati: non mi sembra che le cose vadano meglio”.

E la cronaca coneglianese è ancora al centro delle polemiche dopo l’episodio di quattro giovani che in una notte di inizio settimana hanno fatto il bagno nudi o seminudi nelle acque della Fontana del Nettuno.

“Mi viene da sorridere se si parla di criminalità in questo episodio – afferma ancora il sindaco -. Si tratta di quattro imbecilli che hanno fatto, secondo loro, una goliardata, ma per noi rappresenta un’azione gravissima. Non è una questione che riguarda la sicurezza, ma l’educazione e la civiltà, che viene innanzitutto dalle famiglie. Spero che questi ragazzi si facciano vivi molto presto, prima che lo facciamo noi”.

Il primo cittadino ha rincarato la dose nel pomeriggio affidando il suo pensiero a un messaggio social: “Dovrebbero essere accompagnati dai loro genitori in Comune a chiedere scusa a tutti noi per la loro ignoranza e maleducazione! Qui si tratta di educazione e di rispetto. Appena li troveremo, e lo faremo grazie alle Forze dell’ordine che sono già al lavoro, saranno assegnati ai lavori socialmente utili! Basta con le attenuanti, questi comportamenti e bravate del genere li facciano a casa loro!”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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