Finto omicidio, Polizia locale a convegno a Conegliano: presente anche il generale Garofano (video)

L’ex convento di San Francesco a Conegliano ha ospitato ieri, giovedì 22 novembre, un convegno particolare, rivolto a operatori di polizia locale e del diritto: si è trattato di un seminario di alta formazione dal titolo “L’indagine tradizionale e tecnico scientifica in occasione di eventi delittuosi”,  a cui ha partecipato in veste di relatore anche il generale Luciano Garofano.

Garofano, presidente dell’Accademia italiana di scienze forensi ed ex comandante dei Ris di Parma dal 1995 al 2009, è noto per essersi occupato di casi di cronaca nera di risonanza nazionale come la strage di Erba, il delitto di Cogne, ma anche per la consulenza data nel caso dell’omicidio di Sarah Scazzi e per la presenza fissa nel noto programma televisivo “Quarto grado”,  in onda il venerdì sera su Rete Quattro.

Seminari di questo tipo vengono proposti “minimo due volte all’anno, perché la polizia locale ha competenze a 360 gradi”, come ha spiegato il comandante della Polizia locale di Conegliano, Claudio Mallamace, approfondendo tematiche sempre diverse e “l’auspicio è quello di potersi spostare anche al di fuori del coneglianese. Un approfondimento professionale – ha aggiunto – ma anche una giornata di consapevolezza, in quanto la polizia locale è la prima a intervenire, cercando di non inquinare o disperdere le prove”.

Garofano, insieme a Franco Morizio, responsabile della sezione Polizia locale dell’Accademia italiana di scienze forensi, ha illustrato le principali avvertenze da adottare sulla scena del crimine o di incidenti stradali: grande attenzione è stata rivolta alla necessità di non contaminare lo scenario. Una parte puramente teorica ha preceduto la simulazione di una scena del crimine della durata di mezz’ora e replicata più volte per coinvolgere tutti gli agenti suddivisi in gruppi diversi. Garofano si è espresso anche sul tema della violenza di genere, sempre di più al centro della cronaca nera nazionale.

“La violenza di genere – ha spiegato il generale – meriterebbe un sistema fatto anche di istituzioni specializzate. Nel 2013 è entrata in vigore un’apposita legge, ma in questo Paese c’è il brutto vizio di fare le leggi senza avere le risorse adeguate. Dire la frase ‘Torni domani’ scoraggia molto le denunce ed è inoltre necessario puntare sull’educazione dei ragazzi”.

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In una stanza dell’ex convento è stato allestito lo scenario di un crimine: una donna è stata ritrovata riversa in una pozza di sangue sul pavimento del proprio salotto di casa e le Forze dell’Ordine sono intervenuto dopo una chiamata allarmata di un vicino, il quale non riceveva risposta dalla donna, alla Polizia locale. Nell’abitazione viene trovato in un’altra stanza il marito, con la maglia sporca di sangue che sostiene di non conoscere come sia potuta avvenire la morte della moglie.

Garofano ha illustrato i segnali che consentono di distinguere una morte accidentale da un episodio delittuoso, grazie anche all’ausilio di strumenti come il luminol, un composto chimico in grado di evidenziare ogni minima traccia di sangue. “Risulta importante trasferire alla Polizia locale, che spesso arriva per prima sulla scena del crimine, le procedure corrette – ha specificato Garofano – per dare la possibilità di fornire una risposta ai cittadini in termini di giustizia”.

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(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it ® riproduzione riservata).
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