La flavescenza dorata continua a essere una delle principali sfide per i viticoltori del nord Italia, soprattutto per quelli delle zone del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg. Questa malattia epidemica, trasmessa dalla cicalina Scaphoideus titanus, ha messo a dura prova i vigneti negli ultimi anni, ma oggi possiamo affermare che l’emergenza sia finalmente sotto controllo.
Secondo Francesco Boscheratto, agronomo del Consorzio del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg, l’ultimo triennio è stato particolarmente difficile: “La flavescenza ha rappresentato la problematica principale, ma possiamo dire che l’emergenza è sotto controllo – aggiunge – Già dall’anno scorso si sono riscontrate sempre meno piante sintomatiche, e quest’anno abbiamo registrato un calo importante delle piante malate”. Oltre alla riduzione dei casi di piante colpite, c’è stata una significativa diminuzione della presenza della cicalina, vettore principale del patogeno.
Questo successo è stato il risultato di un lavoro di squadra ben orchestrato: “Il Consorzio, insieme alle istituzioni, ha dato indicazioni precise e puntuali ai viticoltori, i quali hanno saputo applicarle in modo efficace – aggiunge Boscheratto – controllando il vettore e rimuovendo le piante sintomatiche”. Il monitoraggio costante e la tempestiva comunicazione ai produttori si sono rivelati strumenti essenziali per la gestione dell’emergenza.
Tuttavia, nonostante i progressi, Boscaratto avverte che non è il momento di abbassare la guardia: “Questo risultato ci fa ben sperare per i prossimi anni, però non dobbiamo assolutamente sottovalutare questa malattia. Il Consorzio Conegliano e Valdobbiadene Prosecco Docg continuerà a mantenere alta l’attenzione, proseguendo con il monitoraggio dell’insetto vettore e le comunicazioni costanti ai viticoltori” conclude.
La lotta contro la flavescenza dorata non è finita, ma la sinergia tra Consorzio e produttori ha dimostrato che, con impegno e coordinamento, è possibile tenere sotto controllo una malattia che sembrava invincibile.
(Autore: Simone Masetto)
(Foto e video: Simone Masetto)
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