Donne e uomini che si uniscono per sostenere progetti di solidarietà e contribuire a costruire il benessere e la qualità della vita di cui desideriamo essere circondati. Imprenditori lungimiranti che nonostante le difficoltà dell’attuale congiuntura economica e politica credono nella responsabilità sociale di ciascuno come valore da perseguire per migliorare la qualità di vita della comunità.
Sono i Donatori di Fondazione di Comunità. Essere Donatore significa essere parte di Fondazione di Comunità e quindi per l’Imprenditore e per la sua azienda essere comunità, contribuire e scrivere il segno “più” nella vita di questo territorio. Diventare donatori è il modo concreto per aiutare e sostenere la comunità.
Diventare donatori è anche il modo più visibile ed originale per rappresentare questo territorio: fatto di grandi eccellenze in tutti i campi, ma rappresentato anche da un valere forte di solidarietà comune.
I donatori entrano a far parte di un organismo previsto dallo statuto di FdC: l’Assemblea dei Donatori, che elegge un componente del Consiglio di amministrazione della Fondazione stessa. In questo mandato 2021-2024, il presidente della Fondazione proviene proprio da questo organismo.
Possono divenire Donatori di FdC le persone fisiche e quelle giuridiche private che si impegnino a contribuire, su base pluriennale, alle sue attività istituzionali o all’incremento del patrimonio della Fondazione, mediante apporto di denaro, di beni, di prestazioni d’opera o di qualsiasi elemento suscettibile di valutazione economica, il cui valore sia asseverato e condiviso dal Consiglio di amministrazione.
FdC ha voluto creare un marchio per rendere chiaramente identificabile l’Assemblea dei Donatori e di conseguenza chi ne fa parte. I Donatori sono invitati ad utilizzarlo per “distinguersi” e per far conoscere Fondazione. Inoltre, la Responsabilità Sociale d’Impresa (CSR) è ormai uno degli asset più importanti per ogni azienda, quindi il marchio può veicolare, anche all’estero, questo aspetto che contribuisce a rafforzare la reputazione del brand.
«Qualche giorno fa, a un’allieva del Liceo artistico Munari di Vittorio Veneto in stage nel mio studio, Sara Bernardi, ho chiesto di immaginare un manifesto per richiamare l’attenzione degli imprenditori sull’urgenza di sostenere Fondazione di Comunità – racconta Loris Balliana, presidente di FdC – . Le ho fatto una breve descrizione dell’imprenditore oggi, “circondato” da situazioni complesse, richiamato a molti impegni, tra collaboratori, clienti, società, stato e ambiente. Nonostante la pandemia e la crisi della guerra, a queste persone dobbiamo chiedere di pensare alla comunità, alla solidarietà, al sociale”.
“Cosa che comunque tanti di loro già fanno – prosegue Balliana -. Il risultato creativo di questa diciassettenne è stato di rappresentare queste persone come supereroi. Ed è proprio così: gli imprenditori di oggi che tra mille difficoltà portano avanti le loro piccole, medie o grandi imprese sono dei supereroi”.
Negli anni, con il sostegno dei Donatori, Fondazione ha portato avanti molti progetti. Alcuni esempi: “Nel mondo di Alice ogni donna è felice” e la sua evoluzione “Alice InCONtra Pollicino”, progetto di prevenzione alla violenza di genere, fisica e psicologica, grazie al sostegno di Latteria Soligo; “Le Abili bocce”, progetto di inclusione sociale di persone con disabilità attraverso alla pratica sportiva, grazie a Lazzaris Srl, rappresentata oggi alla presentazione della campagna sostenitori da Giorgia Lazzaris; “Biscotto Solidale Vending”, snack alle noci che viene proposto nei distributori automatici, il cui ricavato è destinato all’acquisto di ausili per le persone con disabilità che frequentano i Centri Diurni dell’Ulss 2, grazie a Service Vending, oggi rappresentata da Roberto ed Enrico Sala.
Il presidente Balliana lancia dunque un appello: “Chiedo agli imprenditori di entrare a far parte di questa schiera di supereroi aderendo all’Assemblea dei Donatori di Fondazione di Comunità. I Donatori sono fondamentali perché nella situazione attuale, ciò che sta avanzando è uno scollamento sociale di cui pochi si fanno carico. È necessario condividere quanto l’assumersi la responsabilità ad ogni età e in ogni situazione, sia il modo per poter immaginare un futuro accettabile, se non di qualità come tutti auspichiamo”.
(Foto: Fondazione di Comunità).
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