Era fuori servizio il brigadiere capo Marco Giandomenico, e stava aspettando la moglie che, terminata la spesa all’Interspar di via Borgo Porta a Conegliano, stava salendo in auto dove era rimasto assieme ad alcuni famigliari. La vettura era parcheggiata proprio di fronte a un’uscita del supermercato dalla quale il militare ha visto uscire di corsa un ragazzo che teneva sottobraccio la scatola di un grosso televisore inseguito da alcuni addetti alla sicurezza del supermercato che gli intimavano di fermarsi e che urlavano che era stato appena commesso un furto.
Non ci ha pensato due volte il brigadiere: onorando il giuramento fatto di difesa della patria e della legge ha iniziato a rincorrere il giovane fino a quando, grazie anche all’aiuto di un’altra persona che aveva assistito alla scena, è riuscito a fermarlo e immobilizzarlo, nonostante il giovane continuasse a dimenarsi ed a opporre resistenza. Tempestivo è stato anche l’intervento di una pattuglia dei Carabinieri di Conegliano, chiamati dalla moglie, che hanno arrestato il ragazzo.
Sul posto sono giunti anche i sanitari del Suem 118 che hanno trasportato il brigadiere all’ospedale di Conegliano dopo che aveva accusato un malore, molto probabilmente per lo sforzo compiuto. Dopo una notte trascorsa al nosocomio, ora la condizioni dell’uomo non sembrano destare preoccupazione.
Il giovane, nella mattinata di oggi, è stato processato per direttissima e il giudice ha convalidato l’arresto e la sua detenzione nel carcere di Vicenza essendo questi senza fissa dimora e avendo diversi precedenti contro il patrimonio.
Anche il presidente della Regione Luca Zaia si è voluto congratulare con il carabiniere: “Nonostante fosse fuori servizio, non ha esitato ad intervenire: un gesto nobilissimo, che merita un plauso. E al riconoscimento per l’alto valore del comportamento, aggiungo ovviamente i miei auguri di pronta guarigione”.
“Un gesto che è un esempio di dedizione e impegno, anche oltre i confini del lavoro e che, per questo, assume un significato ancora più profondo. Facciamo tutti il tifo perché il carabiniere torni presto in servizio” conclude.
(Foto: per gentile concessione della famiglia Giandomenico).
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