Al termine di serrate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Treviso, i poliziotti del Commissariato di Pubblica sicurezza di Conegliano hanno eseguito nei giorni scorsi un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un cittadino italiano, classe 1984, per plurimi furti in abitazione, ricettazione e uso di carte di debito provento di reati predatori.
La misura cautelare è stata disposta dal Giudice per le indagini preliminari Marco Biagetti su richiesta della Procura di Treviso, visti i gravi indizi emersi su molteplici episodi, sui quali hanno svolto le indagini il Commissariato di via Maggior Piovesana e la Compagnia Carabinieri di Conegliano, avvenuti nel solo mese di giugno, considerando la pericolosità sociale e l’alto rischio di reiterazione del reato.
Le indagini sono state condotte dagli investigatori inizialmente in base alle descrizioni fornite dalle vittime, che riferivano di un uomo di corporatura magra, carnagione olivastra e capelli corti, con la particolarità dell’arcata dentale superiore priva di un dente incisivo.
Quale modus operandi, secondo gli inquirenti, l’indagato abbordava le vittime vicino alle proprie abitazioni con la scusa di vendere una piantina, richiedere medicinali o l’elemosina; in altri si introduceva direttamente in casa, approfittando anche di finestre aperte.
Nel corso di pattugliamenti in borghese in città, gli investigatori hanno individuato il possibile sospetto dalle descrizioni dell’uomo, dalla felpa di colore grigio e dalla bicicletta da donna di colore nero che l’indagato utilizzava per i furti.
Sono stati sentiti vari testimoni, oltre alle vittime, visionando le immagini dei sistemi di sorveglianza e raccogliendo gli elementi indiziari a carico.
Uno degli episodi contestati ha riguardato in particolare un’anziana di 89 anni con problemi di deambulazione che il 6 giugno scorso, di ritorno a casa, venne approcciata con una scusa permettendo di entrare al malvivente, che a sua insaputa le rovistò nella borsetta sottraendole il portafoglio.
L’arrestato, a cui vengono contestati nel dettaglio dieci episodi commessi tutti a giugno 2023 tra San Vendemiano, Santa Lucia di Piave, San Pietro di Feletto e Conegliano (soprattutto furti in abitazione), è residente a Trento, privo di attività lavorativa e con vari pregiudizi penali, di fatto senza fissa dimora: è stato rintracciato e condotto nel carcere del capoluogo trentino.
Sono in corso ulteriori indagini per verificare eventuali altri delitti commessi con identico modus operandi, anche in base alle segnalazioni dei cittadini.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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