Devolvere il gettone di presenza del mese di marzo a favore dell’emergenza in Ucraina è stata la proposta al centro della mozione presentata dal consigliere di minoranza Piero Garbellotto, in occasione del consiglio comunale dello scorso 28 aprile a Conegliano.
Garbellotto ha infatti proposto nel proprio documento tale gesto a consiglio e giunta comunale, soldi che poi verranno versati alla Protezione civile, scesa in campo fin dal principio per portare supporto alla popolazione ucraina.
Il consigliere ha fatto riferimento al fatto che “solidarietà e inclusività” sono due dei punti previsti tra le linee di mandato dell’amministrazione comunale: di conseguenza, quanto proposto sarebbe a suo avviso “un gesto di solidarietà concreta”.
Tale mozione ha poi riguardato solamente il consiglio comunale, per via di un tecnicismo fatto presente da Giampietro Cescon, al tempo segretario generale del Comune: il gettone di presenza riguarda infatti il consiglio, mentre ai componenti della giunta spetta una indennità di funzione.
Ciò significa che per quanto riguarda questi due aspetti, gettone di presenza e indennità di funzione, consiglio comunale e giunta debbano deliberare in autonomia. Si è trattato di una precisazione tecnica che, tuttavia, non entra in merito a quello che è il dibattito politico.
Su questa proposta, il consigliere di maggioranza Enzo Perin ha osservato come a suo parere fosse più opportuno promuovere tra i consiglieri un’offerta libera: il ricavato sarebbe stato poi consegnato direttamente alla Protezione civile dal proponente della mozione Piero Garbellotto e dal presidente del consiglio comunale Isabella Gianelloni.
Il consiglio comunale è stato quindi sospeso per qualche minuto, per dare possibilità ai capigruppo di discutere a proposito di tale questione.
La Conferenza dei capigruppo all’unanimità ha deciso che gli uffici comunali trattengano i gettoni di presenza relativi al mese di marzo, da versare poi sul conto corrente della Protezione civile: più avanti verrà deciso se organizzare o meno un momento di consegna.
Come ha concluso Gianelloni, interpretando il pensiero di Garbellotto, si tratta quindi di “creare un volàno positivo” per altri Comuni che intendano partecipare a tale iniziativa.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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