Gli appelli social dei giovani lanciano la gara di solidarietà per l’Ucraina. In partenza da Conegliano un camion caricato nel pomeriggio da 30 volontari

Nell’epoca dei social network questi mezzi di comunicazione possono essere utilizzati anche per fare del bene e aiutare altri popoli in difficoltà. È il caso di due giovani coneglianesi Massimo Piccoli di 18 anni e Nazar Orshak di 19 che grazie all’utilizzo principalmente delle storie di Instagram hanno “lanciato” la raccolta di generi alimentari, medicinali e beni di prima necessità organizzata dalle comunità Ucraine di Conegliano e Vittorio Veneto con l’aiuto della Caritas delle stesse città.

“Gran parte del merito va alla comunità Ucraina e alla Caritas che ha organizzato la raccolta e la spedizione – spiega Massimo – noi ci siamo concentrati sui social e sul raggiungere quante più persone possibili”.

La loro però non è stato solamente un lavoro informatico: i due giovani, che sono anche migliori amici, dalla mattinata di oggi hanno raggiunto con la propria auto tutte le persone che hanno scritto loro e che si sono rese disponibili ad aiutare il popolo ucraino gravemente colpito dalla guerra.

“Vorremo ringraziare anche la famiglia Pakon, Nataliya Turcyn e Vegera Olga per quanto fatto e per aver reso possibile questi gesti di solidarietà. Ringraziamo inoltre tutte le persone che hanno donato qualsiasi tipo di bene utile”

Le condivisioni del loro appello sono state moltissime tanto che dalle 15.30 di oggi pomeriggio sono state una trentina le persone che si sono date appuntamento al piazzale dell’Happy Casa di Conegliano per aiutare a caricare il camion con i numerosi pacchi ricevuti: “C’è chi ci ha portato dei generi alimentari, chi vestiti e chi è venuto solamente a darci una mano a caricare – continua il giovane – molte persone si sono fermate incuriosite e sono ritornate dopo poco con qualcosa da donare. Abbiamo riempito mezzo camion e nella notte partirà”.

L’autista, un volontario ucraino, raggiungerà, molto probabilmente nella giornata di domani, il confine tra l’Ungheria e l’Ucraina. Dopo il controllo della merce il tir verrà scortato fino alla zona rossa, quella maggiormente colpita dalla guerra: “Per sollevare l’autista da ogni responsabilità del contenuto dei pacchi – prosegue Massimo – ogni persona dovrà mettere i propri dati sulle scatole che lascia”.

“A quanti vogliano donare qualcosa – continua il giovane – dico che può contattarci in ogni momento e andremo noi andremo noi a casa loro a prendere la merce e la terremo nel nostro garage fino alla prossima spedizione”.

“A noi non interessa quello che pensa la gente di noi – conclude – né se dice che siamo bravi, né che non serva a niente quello che facciamo. A noi importa raccogliere quanta più roba possibile per il popolo ucraino e lo faremo con tutti i mezzi che abbiamo a nostra disposizione“.

Un appello ad aiutare il popolo ucraino in difficoltà arriva anche da Anna Kim la giovane che nei giorni scorsi ha aiutato i familiari ad evacuare dal paese colpito dalla guerra (leggi l’articolo).

“Ci rivolgiamo a tutte le persone che in questo momento possono o vogliono aiutare la popolazione dell’Ucraina nella situazione attuale. – scrive Anna nel proprio profilo social -Stiamo raccogliendo beni di necessità primaria e aiuti economici, da portare alle dogane e smistare nei vari punti critici. Chiunque voglia darci una mano, nell’organizzazione o portare, su base volontaria, questo aiuti, ci contatti tramite WhatsApp o telefonicamente ai numeri: +39327 429 0531 (Anna)/+39 349 626 9918 (Yuliya)“.

In questo caso i beni verranno trasportati tramite furgoncino fino alle dogane polacche grazie all’aiuto dei volontari e all’arrivo ci saranno altre persone a ricevere la merce e a smistarle.

(Foto: per gentile concessione di un lettore).
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