Sono 101 gli anni che oggi, martedì 19 marzo, compie Giovanna Introvigne, originaria di Tarzo, per decenni residente a Vittorio Veneto e attualmente ospite di Casa Fenzi a Conegliano.
Un esempio, il suo, di quanto si possano attraversare le avversità e vivere una vita appieno, sempre con la positività e le proprie passioni in tasca.
Sono state tante le esperienze che la signora Giovanna ha provato nella sua vita, l’ultima delle quali è quella di essere divenuta già trisavola di due bimbi, di 8 mesi e due anni: una famiglia, quindi, giunta alla sua quinta generazione.
Come ha raccontato la famiglia, nonostante un’infanzia complessa, con la perdita precoce della madre, la signora si è sempre contraddistinta per la sua positività.
Una vita che ha visto una continua crescita, specialmente con il matrimonio felice avvenuto nel 1943 con Vincenzo De Biasi.
Con lui formò una famiglia composta da tre figli a cui, nel tempo, si sono aggiunti sei nipoti, nove pronipoti e, infine, i due bimbi della quinta generazione.
Il marito fu costretto ad andare in guerra dal quale riuscì a fare ritorno. Poi il lavoro nella Forestale. Purtroppo Giovanna Introvigne rimase vedova a 38 anni e venne lei stessa assunta dalla Forestale.
Pur dovendo affrontare il dolore per la perdita del marito, riuscì a risollevarsi, dedicandosi ai viaggi in compagnia delle sue numerose amicizie.
In un secondo tempo incontrò un compagno (poi scomparso nel 2007), con il quale condivise questa passione per i viaggi, esplorando vari angoli e Paesi d’Europa.
Non mancava neppure la passione per il mare: la signora era solita andare, nell’ambito dei soggiorni climatici, alle Cinque Terre nel mese di aprile, poi a Rimini, sia a maggio che a settembre. E questa abitudine di viaggiare l’ha accompagnata fino all’età di 95 anni.
“Mia madre mi ha sempre ripetuto questa frase: ‘Ricordati Marisa, se vuoi diventare anziana, devi andare al mare almeno due volte all’anno‘ – ha raccontato divertita una dei figli -. Lei è sempre stata una persona tenace, aperta, solare e ha saputo farsi volere bene. Ha sempre avuto facilità nel fare amicizia, anche qui in casa di riposo”.
“Fino all’età di 99 anni ha vissuto a casa sua, da sola. Poi, con l’arrivo di alcune difficoltà di deambulazione, ha avuto la badante, fino a quando lei stessa ha voluto andare in casa di riposo – ha aggiunto -. ‘Non sono in casa di riposo, sono in albergo’, ha sempre raccontato al telefono alle sue amiche”.
“Nostra madre è una persona positiva e tenace – ha concluso -. Un esempio di come si possa diventare anziani, rimanendo sempre positivi”.
(Foto: Casa Fenzi).
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