Il Consiglio di Amministrazione di Banca Finint S.p.A., riunitosi il 27 marzo scorso sotto la presidenza di Enrico Marchi, ha approvato i dati di bilancio consolidato relativi all’anno 2024.
“Il 2024 – fa sapere la società – è stato un anno caratterizzato da un contesto macroeconomico moderatamente positivo, sostenuto dall’espansione dell’attività economica globale, seppur differenziata nelle diverse aree e frenata dal persistere di fattori di rischio geopolitici e finanziari. L’avvio del calo dell’inflazione e una politica monetaria orientata a sostenere la ripresa economica non sono stati tuttavia supportati a sufficienza da una crescita globale rimasta tendenzialmente invariata rispetto al 2023, soprattutto a causa di tassi di interesse ancora elevati in molte aree geografiche e dal persistere delle tensioni di carattere geopolitico.
In questo scenario non semplice, il 2024 si è confermato un anno di crescita per il Gruppo Banca Finint che ha consolidato la leadership già detenuta nelle attività core e ha accelerato il suo percorso di sviluppo, puntando sulla propria vocazione specialistica e rafforzando la capacità competitiva attraverso le fabbriche prodotto che promuovono l’obiettivo di un business infragruppo integrato.
Il primo anno di Piano Strategico ‘24-’26 ha così registrato risultati molto solidi, con una forte crescita di tutti i principali indicatori confermando, nonostante il contesto macroeconomico sfidante, le previsioni YoY, in linea con gli obiettivi al 2026. Risultati che rispecchiano la valorizzazione delle competenze specifiche delle singole legal entities e confermano l’evoluzione verso un modello di business sempre più integrato con un’offerta di servizi e prodotti completa nei settori del corporate&investment banking, dell’asset management, del private banking&wealth management e del credit management.
Nell’ottica di migliorare l’efficienza operativa e semplificare i processi, come previsto da Piano il Gruppo ha avviato significativi investimenti in infrastrutture tecnologiche e, a presidio e indirizzo di questa leva strategica, è diventata operativa una nuova direzione dedicata all’innovazione e alla digitalizzazione. L’obiettivo di una maggiore semplificazione e trasformazione digitale è ulteriormente rafforzato dall’acquisizione di Fin.It, società già outsourcer tecnologico del Gruppo bancario, che è entrata a far parte del gruppo a gennaio 2025.
Nel corso del 2024 è stato approvato il primo Piano di Sostenibilità 2024-2026 di gruppo che ha definito gli obiettivi relativi ai criteri ambientali, sociali e di governance per uno sviluppo del business profittevole e sostenibile a sostegno dei target delineati dal Piano Strategico ‘24-’26.
Di seguito si illustrano i risultati consolidati del Gruppo Banca Finint per l’anno 2024, confrontati con i risultati consolidati dell’anno precedente.
Il margine di intermediazione di Gruppo è pari a €143,2 mln, evidenziando una crescita del 14%. Il margine di interesse è salito a €27,2 mln (+ 33%, €20,4 mln FY2023) grazie al contributo dello sviluppo del business di acquisto di crediti NPE, crediti fiscali e crediti lombard. Il margine finanziario e da servizi ammonta a €132,5 mln, in crescita del 14%.
La componente economica più rilevante rimane quella derivante dai ricavi da commissioni nette che, a fine esercizio, registrano un aumento del 10%, passando da €95,4 mln a €105,3 mln: a questo risultato ha contribuito in modo particolare la capogruppo Banca Finint che ha accresciuto il margine commissionale del 18% trainato da un rilevante contributo dell’attività di Corporate Finance che, grazie alla conclusione di importanti operazioni di M&A, ha chiuso il 2024 più che triplicando i ricavi netti rispetto all’anno precedente, oltre che dalla conferma della costante crescita del business delle cartolarizzazioni cresciuto del 9% nei ricavi.
A questo si sono aggiunti l’asset management che segna una crescita del 7% e il private banking che cresce dell’8%. Nonostante il deciso incremento del margine di interesse, le commissioni continuano ad essere la componente di gran lunga più rilevante del margine di intermediazione del Gruppo con un peso del 74%, mentre il margine di interesse ha un peso del 19% e il risultato di negoziazione, e altre poste minori della gestione finanziaria, pesano per il 7%. Il contributo delle commissioni nette risulta inoltre ben diversificato in quanto la componente dei servizi da gestione cartolarizzazioni si conferma pari al 40%, quello dell’asset management al 22%, quello del private banking al 15% e quello dell’attività sugli NPE al 6%. Il peso per queste aree, che generano principalmente commissioni ricorrenti, è quindi pari all’83%, l’attività di investment banking contribuisce per il 17%.
Questi risultati riflettono la crescita dimensionale del Gruppo che diventa sempre più orientato sull’investment banking e wealth management: il Gruppo Banca Finint a fine 2024 gestiva o forniva consulenza a €12,4 mld di attivi (+22%, €10,2 mld FY23), dei quali circa €5,3 mld nell’asset management, €4,1 mld nel private banking e €3 mld nei servizi di consulenza alla clientela istituzionale”.
“Gli eccellenti risultati raggiunti nel 2024, con aumenti a doppia cifra di tutti i principali indicatori di bilancio, sono la conferma della solidità del nostro business e della validità del percorso che ci ha portato a diventare una banca d’affari completa e specializzata, capace di proporsi sul mercato con un’ampia offerta di servizi e prodotti specialistici ad alto valore aggiunto – ha dichiarato Enrico Marchi, presidente del Gruppo Banca Finint -. Nel 2024 abbiamo perseguito con determinazione la sempre maggiore integrazione di servizi e prodotti tra le diverse aree di business del Gruppo, seguendo le linee guida tracciate dal Piano Strategico 2024-2026. Il primo anno di Piano ha segnato quindi risultati solidi in vista dei target al 2026, grazie alla capacità manageriale e dedizione delle nostre persone, che sono il nostro capitale più prezioso. Determinante è stata la nostra capacità di affiancare gli imprenditori e le imprese nei momenti cruciali dei loro processi di sviluppo con percorsi mirati di M&A, gestione del passaggio generazionale e strumenti di liquidità. Con questi risultati continuiamo a confermare a tutti i nostri stakeholder di riferimento l’impegno quotidiano che da sempre profondiamo nell’offrire una finanza al servizio del benessere delle comunità per creare nuove e concrete opportunità di crescita”.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
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