Il weekend è iniziato male per i viaggiatori che dal coneglianese dovevano spostarsi su rotaia a Treviso, Venezia, Pordenone e Udine. Sono durati più di quattro ore i disagi per i passeggeri che dalle 5 del mattino di oggi venerdì ha portato “in dote” un guasto alla ferrovia Venezia – Udine tra le stazioni friulane di Basiliano e Casarsa della Delizia.
Fin dalle primissime corse del giorno il traffico è stato rallentato, con Rfi che ha subito chiesto l’intervento dei tecnici per consentirne la regolare ripresa. Ma il lavoro non è stato dei più semplici e i ritardi dei convogli, inizialmente limitati a una ventina di minuti a corsa, sono pian piano aumentati con uno stillicidio di aggiornamenti che proprio nella fascia di punta ha iniziato a includere anche soppressioni totali o parziali di corse tra Veneto e Friuli Venezia Giulia e viceversa.
Alle 6.30, con i tecnici di Rfi in piena operatività, i ritardi avevano raggiunto i 50 minuti e alle 8, oltre a toccare l’ora, la situazione ha richiesto l’attivazione di autobus sostitutivi dei treni tra Udine e Casarsa. Anche alle 9 il traffico risultava ancora rallentato, e solo mezz’ora dopo è tornato regolare in seguito alla conclusione dell’intervento in linea. “I treni in viaggio hanno registrato maggiori tempi di percorrenza fino a 70 minuti” ha reso noto Trenitalia, con l’eccezione dell’IntercityNotte Roma Termini -Trieste Centrale via Udine che ne ha accumulati ben 108.
Complessivamente, i treni coinvolti dai ritardi sono stati nove; otto quelli parzialmente cancellati, due quelli interamente soppressi, uno dei quali particolarmente frequentato: quello che parte da Udine alle 6.32 e arriva, di norma, a Venezia Santa Lucia alle 8.55.
Anche mercoledì pomeriggio si erano verificati inconvenienti tecnici nel segmento friulano della tratta. Nella mattinata odierna qualche disagio più lieve ha interessato anche la ferrovia Conegliano – Belluno.
Pure le ultime settimane del 2020 e le primissime del 2021 hanno riservato imprevisti poco piacevoli ai viaggiatori su ferro del coneglianese e del vittoriese, ma quello era periodo di “zona arancione”, con la mobilità extracomunale ridotta al minimo. Ora, con Veneto e Friuli Venezia Giulia in “giallo”, i passeggeri sono aumentati.
(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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