Via della Crosetta, i residenti chiedono a sindaco, carabinieri e ulss provvedimenti contro il degrado dell’ex fabbrica

“Non siamo più disposti a convivere con un “mostro” in pieno centro abitato”. Tornano a farsi sentire le famiglie residenti nella zona di via della Crosetta, nel quartiere di Campolongo a breve distanza dal confine comunale con Santa Lucia di Piave. In una lettera inviata nei giorni scorsi al sindaco Fabio Chies e ad altre autorità, tra le quali il Nucleo operativo ecologico dei Carabinieri, lo Spisal dell’Ulss e l’Arpav, 61 residenti nella zona hanno riacceso i fari sulla “presenza e pericolosità di materiale in cemento-amianto presso il civico 25 di via della Crosetta”.

Una situazione di disagio contro la quale i residenti si battono da più di dieci anni, ma ciò che resta dell’ex fabbrica Came è ancora al suo posto, in uno stato di degrado sempre più pronunciato.

“Siamo arrabbiati e preoccupati” scrivono i residenti, “perché in dieci anni nessuna istituzione ha preso posizione in quanto trincerata dietro la facoltà offerta dalla legge che prevede il monitoraggio dello stato di conservazione dell’amianto ogni due anni a carico di un tecnico nominato dalla proprietà (nessuno che abbia avanzato la richiesta di una controverifica). Siamo preoccupati perché lo stabile è ancora lì, con tutta la sua copertura in amianto e noi abitiamo nelle vicinanze, chi a pochi metri chi a qualche centinaio”.

Tre le richieste formulate dai 61 residenti nella lettera: “L’intervento immediato da parte di un tecnico comunale o ente istituzionale competente per valutare lo stato di conservazione con conseguente parere sanitario da parte dell’Usl, di cui vogliamo essere informati per iscritto; la sigillatura della copertura di amianto o la sua rimozione totale; la demolizione dello stabile secondo le norme previste, in quanto la messa in sicurezza ci dovrebbe tutelare dal punto di vista della salute ma rimarrebbe comunque un mostro in pieno centro abitato in stato di abbandono dal 1993 e non siamo più disposti a conviverci. Adotteremo tutti i mezzi a nostra disposizione – avvisano i residenti – perché questo problema venga risolto”.

(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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