La sala consiliare del municipio di piazza Cima è stata ieri sera la sede di un incontro tra i commercianti, il sindaco Fabio Chies, Claudia Brugioni e Yuri Dario, assessori rispettivamente a Turismo e Commercio.
Presenti anche il presidente e il segretario di Ascom Conegliano, Maurizio Gibin e Gigino Longo, e il presidente di Confartigianato Imprese Conegliano, Severino Dal Bo.
Una riunione molto partecipata, considerato che i posti in platea non sono stati sufficienti ad accogliere tutti i commercianti, alcuni dei quali sono rimasti in piedi e altri si sono invece sistemati nei posti solitamente occupati dai componenti il consiglio comunale.
L’incontro, iniziato alle 19.30 e durato quasi tre ore, ha visto gli esercenti impegnati nel comunicare le difficoltà e criticità finora incontrate, allo scopo di chiedere al Comune un cambio di rotta o comunque delle migliorie su certi fronti. Aspetti di cui lo stesso primo cittadino ha mostrato di prendere nota nel corso del colloquio.
“Vogliamo solo rappresentare i nostri negozi” ha affermato Marzia Breda, dell’omonima gioielleria, che si è prestata nel ruolo di moderatore dell’incontro, mentre Maurizio Gibin di Ascom ha premesso di voler parlare per se stesso, come commerciante.
Le criticità esposte dagli esercenti sono così riassumibili: insofferenza per gli ultimi eventi organizzati nei fine settimana, “delinquenza che cresce a vista d’occhio e sporcizia”, preferenza per “manifestazioni che valorizzino il valore storico e artistico della città”, assenza di un ufficio informativo turistico, da una settimana presenza costante di ratti in via XX Settembre (per il quale sarebbe già stato allertato l’ufficio ambiente del Comune), furti di biciclette in centro, criticità sui costi dei plateatici, “bidoni dell’immondizia fatiscenti e portasigarette rotti”, “immondizia non ritirata per giorni” e servizio di Savno giudicato non sempre soddisfacente, poca illuminazione serale, “situazione dei parcheggi non ottimale”.
“Ci stiamo chiedendo se valga la pena rimanere a Conegliano”, “Conegliano è un malato grave in questo momento”, “Il commercio è un patrimonio che va tutelato e gli eventi devono essere un volàno e non un ostacolo al commercio”, sono stati alcuni dei commenti.
Il tema più dibattuto è stato quello degli eventi, e soprattutto l’ultimo Rally della Marca non ha convinto i commercianti, che hanno lamentato la gestione degli appuntamenti, anche da un punto di vista viabilistico, segnalando di non aver ricevuto una lista completa delle iniziative previste (compresa l’indicazione della chiusura delle strade) come richiesto, ma di esserne venuti a conoscenza dalla stampa oppure da qualche post su Facebook. “Sono eventi che non portano lavoro e shopping” hanno lamentato, segnalando di aver registrato negli ultimi weekend un fatturato dimezzato rispetto alla media settimanale.
In sostanza, la richiesta è stata quella di prediligere altre zone per l’organizzazione di tali iniziative rispetto al centro, “interventi mirati” e redigere un piano annuale degli eventi, in maniera da dare al mondo del commercio l’opportunità di presentarsi agli stessi con maggiore preparazione e organizzazione.
Il sindaco Chies ha replicato annunciando che, sul fronte della pulizia, il mese prossimo arriverà in città una macchina aspiratrice per un’azione più mirata e costante, mentre sul piano degli eventi si è trattato di iniziative di respiro nazionale, potenzialmente attrattive sul piano turistico. Inoltre, sarebbe stato chiuso un accordo con i Comuni di Vittorio Veneto e Valdobbiadene per l’allestimento di un unico Ufficio turistico (Iat).
Chies ha ricordato come il Piano urbano del traffico (Put) prevederà delle nuove piste ciclabili, mentre per la sicurezza ha menzionato l’introduzione del Daspo urbano (vedi articolo).
Luglio sarà inoltre il mese dell’attivazione di una piattaforma riguardante i commercianti e di un sistema di Whatsapp cittadino. “Gradualmente stiamo incentivando gli eventi nella zona del Biscione. Bisogna cercare di capire quanto gli eventi siano utili o no per il commercio, ma invito a vedere cosa gli appuntamenti stessi portano a lungo termine. Non possiamo risolvere i problemi del commercio in generale, possiamo però essere dei facilitatori” ha affermato il primo cittadino, il quale successivamente ha affermato che verrà perfezionata la comunicazione con i commercianti.
Proprio la questione degli eventi ha evidenziato una differenza di vedute tra esercenti e Comune, tanto che la temperatura della serata è salita una volta citata la questione di “Festalonga”, il tradizionale appuntamento di luglio con negozi aperti e spettacoli dal vivo il venerdì sera: è emerso che il contributo comunale per il 2022 ammonterebbe a 3 mila euro (più Iva) per tre serate, a fronte dei 6 mila (sempre più Iva) del 2019 per quattro appuntamenti.
Un contributo giudicato insufficiente dai commercianti, considerato che, secondo quanto emerso in sala, il contributo per il Rally della Marca sarebbe stato invece di 15 mila euro.
“Gli eventi sportivi sono un mondo diverso e hanno un altro referato” ha affermato l’assessore Brugioni, la quale ha spiegato che gli unici eventi che hanno davvero un costo per il Comune sono Festalonga, Gran Baccano e la Dama Castellana, che rientra però nell’ambito della cultura. “Gli altri eventi si spesano da soli”.
Da parte sua Stefano Sperandio, vicepresidente di Conegliano In Cima, ha obiettato che grazie ai commercianti il Comune avrebbe ottenuto tramite un bando 14.200 euro, che “devono tornare ai commercianti”, mentre in generale è stata contestata la scelta di sovvenzionare cene o serate che prevedono una quota di partecipazione.
A intervenire è stato anche il segretario di Ascom Conegliano Longo: “Festalonga è nata dai commercianti e fino a ieri era motivo di orgoglio per l’amministrazione. Ora invece vengono dati 3 mila euro (per proporzione dovrebbero essere 4.500 euro) – ha affermato -. Dal Comune mi aspettavo la stessa attenzione degli anni scorsi: dimostrate le cose con i fatti. Non dobbiamo fare le barricate perché ci stiamo antipatici. La consulta del commercio è stata nominata e mai convocata, però non vorrei che fosse data la responsabilità all’assessore Dario o che divenisse un capro espiatorio. Bisogna lavorare attorno a un tavolo perché nessuno ha la verità in tasca”.
Una riunione che si è conclusa con tanti aspetti da sistemare, a giudicare da quanto emerso dall’incontro. Intanto, dai banchi dell’opposizione c’è chi ha lamentato il mancato invito al vertice, come il consigliere di minoranza Stefano Dugone: “Trovo inopportuno che alla riunione dei commercianti si invitino i consiglieri di maggioranza, senza estendere analogo invito a tutti i consiglieri”, ha scritto sul proprio profilo Facebook.
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it