Il Convegno nazionale di viticoltura sbarca per la prima volta in Veneto: appuntamento da lunedì 13 a mercoledì 15 giugno all’ex convento di San Francesco

Prenderà il via lunedì 13 fino a mercoledì 15 giugno, all’ex convento di San Francesco di Conegliano, Conavi ovvero il nono Convegno nazionale di viticoltura, un appuntamento di carattere scientifico che riunisce circa 150 partecipanti tra docenti e ricercatori, provenienti da 21 università della penisola italiana, con sessioni parallele che comprendono 70 presentazioni: si tratta del primo appuntamento in Veneto di questo format scientifico, il quale si terrà completamente in presenza.

Alcuni di questi relatori alloggeranno nelle stanze dello stesso ex convento: il convegno si svolgerà per tutta la giornata di lunedì e le mattine di martedì e mercoledì. L’appuntamento finale è previsto per il pomeriggio di mercoledì 15 giugno, con un incontro tecnico per agronomi, ospitato dall’azienda Borgoluce di Susegana.

Un’iniziativa organizzata dal Centro interdipartimentale per la ricerca in viticoltura ed enologia dell’Università degli Studi di Padova, con il Centro di ricerca per la viticoltura (Crea-Ve), con l’obiettivo di discutere a proposito delle grandi tematiche legate al settore della viticoltura, come il problema tutto attuale legato alla flavescenza dorata (debellata negli anni novanta e ora tornata in maniera purtroppo incisiva) oppure il legame tra economia e la viticoltura stessa, fino all’impatto del cambiamento climatico sull’ambiente.

“Eventi di questo tipo danno un’idea del nostro territorio – ha affermato il sindaco di Conegliano Fabio Chies – Questa è la dimensione che vogliamo ed è un grande orgoglio anche per le nostre colline”.

Il direttore del Crea-Ve, Riccardo Velasco, ha spiegato che tutto è partito 4 anni fa quando, in occasione dell’edizione piacentina del convegno, è stata proposta la città di Conegliano come sede ospitante di un appuntamento attivo da vent’anni, che va in scena ogni due.

Secondo Andrea Pitacco, professore dell’Università degli Studi di Padova, il convegno ha l’obiettivo di “ricompattare il settore” e di irrobustirlo, tra l’altro in un’annata cruciale per l’ateneo patavino, giunto a festeggiare i suoi 800 anni di storia: “Si tratta di consolidare quanto fatto finora in viticoltura, – ha affermato il docente universitario – amalgamando il mondo della produzione con quello della ricerca. Bisogna gestire le colline che sono state modellate dalla viticoltura”.

Il convegno sarà inoltre l’occasione propizia per assegnare un premio alla migliore comunicazione scientifica esposta al convegno, un premio dedicato alla città di Conegliano.

L’evento vede il patrocinio della Regione Veneto, del Comune di Conegliano, dell’Accademia della Vite e del Vino, dell’Università degli Studi di Padova, del Crea, dell’associazione Unesco, della Società di Ortoflorofrutticoltura italiana. Per informazioni ulteriori, è possibile consultare il sito dedicato al convegno (www.conavi2022.it).

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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