Il maltempo ha colpito di nuovo, nella notte, la Marca trevigiana. Dopo una prima, breve avvisaglia di maltempo nella mattinata di ieri, mercoledì, pioggia forte e violente folate di vento hanno interessato un’area molto vasta che ha incluso tanto la sinistra quanto la destra Piave, comprendendo anche il capoluogo Treviso.
Sono 140 le chiamate di soccorso per rami, pali e piante abbattute nella Provincia.
Coneglianese
Sono diversi gli arbusti caduti in tutta Susegana, a Ponte della Priula si è verificato un blackout per circa 40 minuti.
Nello stesso Comune, di fronte alla SME, a causa del vento, si è rovesciato un camion e si sono staccate alcune parti della copertura di amianto di un capannone in fase di bonifica.
A Ponte della Priula un cipresso inoltre è caduto sopra alcune macchine nel parcheggio dell’albergo Ca di Ponte: sul posto è arrivato anche il sindaco Gianni Montesel.
Nella zona della chiesa della frazione un albero ha sfondato un’auto.
A Mareno di Piave sono state chiuse per buona parte della prima mattinata via Barca e Ungheresca Sud da via Colonna a via San Michele per degli alberi caduti.
In via Sant’Antonio un albero ha colpito un lampione, danneggiandolo. Sul posto è arrivata la polizia locale del Coneglianese.
Il Parco Bolda della vicina Santa Lucia di Piave è stato devastato dal maltempo, inoltre si segnalano diverse ramaglie cadute nelle varie strade del Comune.
Sempre nel Comune, si segnalano alberi e piante buttati a terra dal vento anche in via Cal de Molin e zone limitrofe.
Anche lungo le strade di Conegliano si trovano diversi alberi, arbusti e cartelli caduti a causa del forte vento.
Complessivamente nel Coneglianese sono 80 gli interventi dei vigili del fuoco, impegnati da diverse ore nelle zone colpite dal maltempo.
Ad Arcade un grosso albero è caduto lungo la provinciale SP 57 che collega il paese con Spresiano.
“Sono stato allertato questa notte – afferma il sindaco di Arcade Domenico Presti – e mi sono precipitato sul posto attendendo l’arrivo dei Vigili del Fuoco che ora hanno iniziato il lavoro, siamo già a buon punto con la messa in sicurezza della strada”.
“Ci sono due squadre dei Vigili del fuoco per la rimozione e la messa in sicurezza di un palo dell’illuminazione caduto. Fortunatamente nel Comune non sono segnalati altri danni” conclude.
Danni consistenti anche a Spresiano: il resoconto del sindaco Marco Della Pietra include “almeno un centinaio di alberi sradicati, un po’ di scoperchiamenti e altri problemi sui tetti di privati, ance un paio di capannoni. Alcune vie dovranno essere ripristinate per i danni all’asfalto, ad esempio la strada dei Murazzi in zona Piave. Il maltempo ha colpito anche alcune serre, filari di viti e campi di granoturco, tutto nella zona tra Calessani e le grave del Piave, in particolare la fascia sul lato sinistro della provinciale che porta a Maserada. Giù anche pali in ferro e tralicci Telecom. Molto colpiti il parco del ristorante Da Domenico, via Grentine, via Barcado e via del Fante”.
Treviso
Il violento nubifragio che si è abbattuto nella notte nella Marca non ha risparmiato il capoluogo. Alberi sradicati lungo le mura, strade ricoperte di ramaglie ma anche auto schiacciate da tronchi fra le scene che i trevigiani si sono trovati di fronte questa mattina dopo una notte di vento forte, pioggia e temporale.
Numerosi gli interventi dei vigili del fuoco, della protezione civile e della Polizia locale che hanno lavorato in centro storico e nei quartieri della città per tutta la notte per rimettere in sicurezza le strade.
“I cittadini segnalino cadute di alberi, oggetti pericolanti e altre anomalie” invita il sindaco Mario Conte attraverso i social.
In città si segnalano rallentamenti alla viabilità a causa dei diversi interventi dei vigili del fuoco per il taglio di grossi alberi caduti nelle carreggiate.
Inoltre il maltempo ha causato l’abbattimento di uno dei salici al canale Buranelli.
Il maltempo, unito allo sciopero nazionale scattato alle 3 di questa notte, ha causato disagi a chi viaggiava in treno: dalle ore 5.00, sulla linea Udine – Treviso, la circolazione è stata rallentata tra i due capoluoghi per la presenza di rami in prossimità della sede ferroviaria. I treni sono stati instradati su un unico binario, e gli effetti sulla mobilità ferroviaria sono consistiti in rallentamenti fino a 60 minuti.
Quartier del Piave
Nel Quartier del Piave il vento ha portato diversi arbusti lungo via Col San Martino, la strada che collega Farra di Soligo e Sernaglia della Battaglia.
A Pieve di Soligo invece il vento ha sradicato un tronco d’albero e un cartello stradale.
Opitergino
Anche nell’Opitergino moltissimi alberi caduti e centinaia e centinaia di metri di vigne appiattite, piegate o sradicate.
La zona più colpita sembrerebbe essere quella di Cimadolmo dove sono state registrate dai vigili del fuoco, al lavoro da diverse ore, cadute di alberi e danni a tetti e camini.
Asolano
A Crespignaga di Maser, vicino a villa Pasina, un albero è caduto sopra la linea elettrica danneggiando tutta la struttura. L’Enel interverrà il prima possibile ma al momento gli operatori sono oberati di richieste d’intervento.
Ad Asolo, in località Sant’Anna e in via Strada Muson, sono precipitati alcuni alberi. Sono intervenuti i Vigili del Fuoco volontari di Asolo e dal distaccamento di Castelfranco.
Ramaglie anche nelle strade di Foresto Vecchio e Cipressina, dove sono intervenuti dei mezzi meccanici per lo spazzamento e la raccolta del fogliame.
A Cavaso del Tomba alcune strade secondarie sono ostruite da rami rotti e fogliame. A Granigo è caduto un palo della luce.
Montello
Il maltempo ha causato la caduta di qualche pianta in zona Santi Angeli (Giavera del Montello).
Aggiornamento delle 11.30
Il presidente della Regione Luca Zaia, ha firmato la dichiarazione di Stato di Emergenza Regionale.
Gianantonio Da Re, europarlamentare trevigiano della Lega e membro del gruppo Identità e Democrazia, ha subito presentato una interrogazione alla Commissione europea per poter ottenere le risorse utili a coprire i costi per il ripristino di quanto danneggiato dalle violenti intemperie.
“Bruxelles ha a disposizione gli strumenti finanziari per venire incontro ai bisogni dei cittadini, anche in questi casi – ha spiegato Da Re – . Esiste il Fondo di Solidarietà europeo, che è stato creato proprio per questo genere di eventi: è possibile attingere a sostegni economici per affrontare i problemi causati dalle calamità naturali negli Stati membri Ue”.
Aggiornamento delle 11
“Sono in contatto con le strutture della Protezione Civile e con i sindaci dei numerosi comuni veneti che sono stati interessati dal violento maltempo della notte scorsa. Sono state registrate oltre 350 chiamate alle sale operative dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile, per rami pericolanti, alberi abbattuti, danni da vento e grandine. Non si segnalano al momento conseguenze per le persone. Oggi prosegue il lavoro dei tecnici della Protezione Civile regionale e dei Vigili del Fuoco sul territorio veneto, per la valutazione dei danni. Con ogni probabilità, a seguito delle valutazioni in corso, dichiarerò lo Stato di Emergenza Regionale”.
Così afferma il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, riferendosi ai temporali e all’evento eccezionale che, in particolare nel Veneto Orientale, ha causato danni a fabbricati, auto e abbattuto alberi.
“Le Province di Venezia, Treviso e Vicenza sono quelle maggiormente colpite e quindi, anche in base alla censimento dei danni in corso, vedremo come procedere – prosegue -. Allo stato attuale abbiamo cognizione dei danni da vento, che sembrano interessare prevalentemente le alberature, ma in considerazione della grandine di grosse dimensioni temo ci siano danni a macchine, tetti, oltre che all’agricoltura. Voglio ringraziare per gli interventi tempestivi tutti i soccorritori intervenuti”.
Aggiornamento delle 10.30
Coldiretti ha commentato così i danni all’agricoltura avvenuti nella Provincia di Treviso e nel Veneizano: “La grandine – sottolinea – è la più dannosa in questa fase stagionale per le perdite irreversibili che provoca alle coltivazioni, mandando in fumo un intero anno di lavoro. Si tratta di un evento climatico avverso sempre più frequente ma a cambiare è anche la dimensione dei chicchi che è aumentata considerevolmente negli ultimi anni con la caduta di veri e propri blocchi di ghiaccio anche più grandi di una palla da tennis con danni che lo scorso anno hanno raggiunto la cifra record di oltre mezzo miliardo di euro solo nelle aziende assicurate, secondo l’Asnacodi”.
“Gli eventi estremi sono alimentati dall’energia termica che si accumula in atmosfera in un 2023 che – spiega Coldiretti – si classifica fino ad ora in Italia nella top ten degli anni più caldi di sempre con una temperatura superiore di 0,43 gradi la media storica, secondo l’analisi della Coldiretti sui dati Isac Cnr nel primo semestre del 2023. E per il nord Italia, dove si concentrano gli eventi estremi dell’ultima settimana, si è trattato del terzo anno più caldo, con l’anomalia del periodo che è stata di ben +0,80 gradi superiore la media“.
“Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – conclude Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne che nel 2023 supereranno complessivamente 6 miliardi dello scorso anno”.
Aggiornamento delle 9.30
Anche in altre parti della regione sono stati segnalati danni e disagi.
Sono oltre 150 le chiamate alla sala operativa del 115 nel Veneziano per rami, alberi, pali abbattuti, particolarmente interessati il Comune di Portogruaro, Fossalta di Portogruaro da dove provengono la stragrande maggioranza di richieste d’intervento. Interventi anche a Eraclea, San Michele al Tagliamento, Martellago, San stino di Livenza, Annone Veneto, Mirano, Scorzè.
Nel Vicentino sono oltre 60 le chiamate per il violento temporale che ha interessato la provincia la notte scorsa. Già risolte 50 situazioni. Interventi per danni da vento e grandine. Abbattute piante, rami pericolosi, interventi in tutta la provincia.
Nel capoluogo in via Battista da Vicenza, un albero a grande fusto si è sradicato appoggiandosi con la chioma sopra un condominio.
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(Foto: Qdpnews.it – per gentile concessione di un lettore – Coldiretti).
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