Primi giorni di apertura a Conegliano. Patrizia Loberto: “Segnali positivi, c’è voglia di acquistare”

“Non c’è stato l’assalto, ma c’è comunque voglia di acquistare”: è questo il commento fatto da Patrizia Loberto (nella foto), presidente dell’associazione di commercianti Conegliano In Cima, in merito a questi primi giorni di apertura.

“Naturalmente io parlo per il comparto con cui ho a che fare, ovvero l’abbigliamento – precisa Loberto – Lunedì c’è stata un po’ di calma e la settimana si può dire che sia davvero partita da martedì: ho trovato clienti più consapevoli e l’acquisto è cambiato, è più responsabile”.

Per quanto riguarda le regole, vedo dei clienti consapevoli e nei negozi le regole ce le siamo fatte da noi: io ad esempio passo comunque la vaporella sugli abiti. – prosegue Loberto – C’é anche qualche cliente che chiama per avere la possibilità di venire su appuntamento. Considerato, poi, che non ci sono più i matrimoni, le cresime e le comunioni, manca uno scopo per l’acquisto, quindi l’acquisto stesso cambia, è mosso più da una volontà di rinnovarsi”.

“I segnali per il momento sembrano positivi – aggiunge la presidente di Conegliano In Cima – e devo dire che ora l’acquisto, rispetto a un tempo, predilige di più la qualità e non la quantità”.

Patrizia Loberto, successivamente, si è espressa anche sulla questione della movida in centro a Conegliano, un tema su cui aveva speso delle parole nei giorni scorsi il presidente del consiglio comunale Giovanni Bernardelli, visto l’afflusso di gente dello scorso lunedì sera, non tutta attenta alle norme di sicurezza prescritte.

“Probabilmente i gestori dei bar non hanno valutato la possibilità di tutto quell’afflusso: ci sono stati dei bar ligi e alcuni meno. – prosegue Loberto nella sua riflessione – Per fortuna sono stati pochi i bar meno attenti e mi rendo conto che lavorare nel loro settore sia davvero impegnativo, perché hanno un certo carico di responsabilità e faccio loro un grosso in bocca al lupo”.

“Per questo dico che è un peccato per la categoria cadere così, qualcosa devono fare. – aggiunge la presidente di Conegliano In Cima – Come altre categorie si sono attrezzate, anche loro devono dare un segnale, magari chiamando degli stewards affinché controllino gli spazi esterni”.

Un tema di cui si vedranno sicuramente gli sviluppi nei prossimi giorni.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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