Il ritorno di Lorenzo Damiano. L’intervista a La Zanzara: “Voglio incontrare Zelensky e Putin, serve un ministro della pace”

“A volte ritornano” non è solo il titolo di un libro, ma anche un’espressione che calza a pennello con il ritorno di una figura che in passato ha fatto molto parlare (e discutere) di sé nel territorio come Lorenzo Damiano: è tornato e lo ha fatto tramite un’intervista alla Zanzara, programma radiofonico trasmesso su Radio24 e condotto da Giuseppe Cruciani, con la collaborazione di David Parenzo.

Damiano, ex leader no-vax ed ex candidato sindaco a Conegliano con il gruppo “Norimberga 2” (nome che fece discutere), durante la pandemia aveva fatto dietrofront sulle proprie convinzioni.

Dopo aver contratto il Covid, con il conseguente ricovero al Covid hospital di Vittorio Veneto, lanciò un appello pubblico alla vaccinazione.

Per diverso tempo non si è più saputo nulla di lui e ora, a distanza di tempo, è ricomparso nella puntata del programma La Zanzara, andata in onda lo scorso martedì 4 febbraio.

Fin dal suo ingresso alla puntata, dove Lorenzo Damiano è stato presentato come un ex no-vax “riconvertito alla scienza” e leader dei Pescatori di pace, non è mancata l’ironia di David Parenzo, il quale ha ironizzato proprio sul nome di questo gruppo.

Successivamente Damiano, oltre a parlare di un libro che starebbe scrivendo (“La gioia di sognare”), ha affermato di voler incontrare Zelensky e Putin, per “portare la parola di pace”.

“Voglio andare con due pullman prima da Zelensky, poi da Putin, a Washington e a Londra – ha detto, rispondendo alle domande di Cruciani -. Zelensky è uno strumento della Nato: preferisco Putin, che è un uomo di pace, mentre Zelensky è un uomo di guerra”.

Di fronte alle perplessità di Cruciani di fronte alle sue affermazioni, Damiano ha aggiunto che il viaggio con i due pullman servirà a stabilire “chi è davvero un uomo di pace e chi è un uomo di guerra. Voglio andare dappertutto e ho già degli amici a Tel Aviv – ha continuato, nonostante l’ironia di Parenzo sulle sue parole -. Andiamo per presentare la figura del ministro della pace, con il compito di preparare una squadra di uomini politici per la pace, che credono e hanno fede”.

“Questo è un progetto serio: il ministro di pace è la soluzione a tutto e ho l’appoggio di un partito di destra – ha detto a margine Damiano -. A ogni governo serve un ministro di pace, una figura indispensabile. All’Italia chiederò di farlo io, perché mi spetta di diritto per la vicenda del Covid e pretendo una presenza anche alle Nazioni Unite – ha aggiunto -. Ci vuole tanto coraggio per dire ‘Ho sbagliato’. Il ministro di pace sarà un beneficio per la comunità, perché dovrà intervenire in ogni governo ed evitare ogni attività di istigazione all’odio. Il viaggio di pace si concluderà a Gerusalemme e toccherà città come Zagabria e Belgrado – ha continuato -. A Zelensky e a Putin chiederò di rinunciare alle armi. Trump non salverà il mondo, perché ci sono delle lobby troppo potenti”.

“Chi vuole la pace, dovrà sottoscrivere un accordo, inserendo come condizione il ministero della pace – ha concluso -. Sono tornato dopo due anni di silenzio, in cui ho costruito questo progetto che avevo da tempo”.

(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: La Zanzara – puntata del 4 febbraio 2025)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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