“L’eredità che lascio – udite – è questa / diffondete nel mondo i miei princìpi / affratellando tutti i “municipi” / il tifo non è lotta, il tifo è festa!”.
Le rime portano la firma di Marco “Faber” Anelli, il tifoso poeta dell’Imoco Volley. I concetti espressi, però, sono quelli che hanno reso popolare e stimato ben oltre i confini italiani Paolone Sartori, il capotifoso delle pantere portato via dal covid il 9 aprile e ricordato con una messa e una commemorazione nella sede coneglianese della Garbellotto Spa sabato scorso.
Prima della funzione religiosa, Anelli ha preso la parola per ricordare Paolone, come gli era stato chiesto da esponenti dei Non Plus Ultras, il gruppo di tifosi gialloblù di cui Sartori era leader indiscusso.
“Se e quando qualcuno vorrà scrivere la storia della società Imoco Volley, non potrà non intestare un intero capitolo a Paolo Sartori” ha esordito Anelli, secondo il quale Paolone è già presente “nella storia della pallavolo e del galateo dello sport, non quello del campo ma della tribuna, cioè il luogo che sarebbe deputato al tumulto, allo sberleffo per irretire l’avversario, e di cui invece Paolone ha dato un’interpretazione personalissima improntata alla festa in condivisione con “la tifoseria che sta di là”, perché chiamarla “tifoseria avversa” o “contro” per lui era già bestemmia. Informàti della sua morte, e scioccati, abbiamo immaginato di sentire la sua voce dettare un testamento morale a noi rivolto: “L’eredità che lascio – udite – è questa / diffondete nel mondo i miei princìpi / affratellando tutti i “municipi” / il tifo non è lotta, il tifo è festa!”.
“Se così non fosse – ha proseguito “Faber” Anelli ricordando un episodio realmente accaduto durante il mondiale vinto dall’Imoco in Cina lo scorso dicembre – non sarebbe successo che un alto dirigente turco dell’Eczacibasi (lo squadrone battuto dall’Imoco in finale ndr) venisse quella volta a toccargli la spalla, e lui voltarsi, e lui vedersi consegnare un gagliardetto sociale e un sorridente complimento: “Siete i migliori!”, il tutto in genuina improvvisazione: ecco, questa è l’immagine fedele di Paolone, catalizzatore di sentimenti sani, universali, attorno allo Sport”. Con la “esse” maiuscola.
(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: Facebook).
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