Il treno della notte di capodanno arriva con un’ora di ritardo: “Passeggeri “imprigionati” in stazione alle 3″

La stazione ferroviaria di Conegliano “by night”

Il 2025 non è iniziato affatto bene per gli utenti della ferrovia Venezia – Conegliano.

In molti hanno usufruito, nella primissime ore del nuovo anno, del treno straordinario 94360 organizzato da Trenitalia per riportare a casa, in varie città e paesi della Marca trevigiana, diversi partecipanti al capodanno celebrato nel centro storico del capoluogo veneto, un evento che attira in laguna, a ogni notte di San Silvestro, decine di migliaia di persone.

Alle 00.51, puntualmente, il treno ha lasciato il binario 8 della stazione Santa Lucia, e fino a Mogliano Veneto nessun problema si è registrato. Da lì è iniziata un'”odissea” che vale la pena raccontare: “Una volta raggiunta Mogliano – racconta una passeggera – ci è stato spiegato che ci sarebbe stato un ritardo di 40 minuti a causa di un “rallentamento del servizio”. Dopo essere ripartito dopo poco (circa 10/15 minuti) il treno è arrivato alla stazione successiva, Preganziol, e si è rifermato comunicando che saremmo dovuti tornare a Mogliano e aspettare 20 minuti prima di ripartire, arrivando a destinazione con appunto 50 minuti di ritardo. Le spiegazioni sono state minime e superficiali, sono passati più volte gli addetti al treno in cerca di una soluzione alle problematiche che si erano create”.

Nonostante l’inattesa “retromarcia”, e un ritardo che alla fine ha sfiorato l’ora (58 i minuti certificati al capolinea), alle 2.53 il convoglio è arrivato a Conegliano. Fare ore del genere la notte di capodanno ci sta, però non c’è dubbio che molti avrebbero preferito trascorrere la prima notte dell’anno in maniera differente.

Eppure, le disavventure non erano ancora finite: come immortalato anche dal video amatoriale di una passeggera, una volta scesi dal 94360 i viaggiatori si sarebbero trovati “prigionieri” all’interno della stazione di Conegliano. “Noi passeggeri – testimonia una di loro – una volta scesi ci siamo ritrovati chiusi all’interno della stazione senza vie di uscita né dall’entrata principale né da uscite secondarie. Controllando sul cartello che si trovava sulla porta principale della stazione c’era scritto che la stazione all’1.30 sarebbe stata chiusa, nonostante la direzione fosse a conoscenza dell’arrivo di questo treno e del possibile ritardo che questo avrebbe appunto potuto avere”.

In centro città, e quindi all’esterno della stazione, c’era chi stava ancora festeggiando il 2025, e che si è accorto di quanto stava accadendo oltre il cancello tra l’edificio principale della stazione e i servizi igienici, che dà direttamente su piazzale Aldo Moro. “Dei passanti da fuori, notando un gruppo di persone cosi numeroso in difficoltà – prosegue la testimonianza -, sono andati a prendere una scala in maniera tale da permettere alle persone il passaggio dall’interno all’esterno della stazione, dal cancello situato di fianco ai bagni. Questa scala, posizionata in maniera più sicura possibile, non era ugualmente usufruibile da tutti (c’erano anziani, donne con tacchi e gonne, eccetera). Alcuni, rifiutandosi di dover rischiare di cadere e farsi male, hanno chiamato Vigili del Fuoco e Carabinieri”.

Per la serie “tutto è (quasi) bene ciò che è finito bene”, “dopo una quindicina di minuti le porte della stazione (dove ieri le biglietterie con operatore sono rimaste chiuse ndr) sono state aperte e le persone hanno avuto modo di uscire”, serbando un ricordo indelebile – ma non certo idilliaco – di questo capodanno.

(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: archivio Qdpnews.it)
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