Il paesaggio urbano di una città è destinato a mutare nel tempo, come cambiano le abitudini quotidiane: è un fatto evidente, che emerge dal confronto che si fa tra le immagini del passato e l’aspetto attuale degli stessi luoghi.
Una considerazione che sorge spontaneo fare di fronte alle numerose foto scattate per passione da Vittorio Celot Celotti, ora conservate da uno dei suoi figli, il signor Alberto, il quale ne ha riunite alcune nel calendario “Conegliano com’era”.
E si tratta solo di un piccolo numero delle istantanee scattate dal padre, una preziosa testimonianza delle differenze che, negli anni, il paesaggio urbano ha mostrato.
Ma sono anche fotografie che, riferendosi a diversi decenni, consentono a chi le guarda di fare un ragionamento in termini di geografia urbana, ovvero quella branca di studi che si occupa dei mutamenti antropologici in connessione con i cambiamenti del paesaggio circostante.


Dopo il caso della Gradinata degli Alpini, stavolta è il caso di via Daniele Manin e dell’ospedale De Gironcoli lì situato.
Sebbene l’immagine in bianco e nero di Celot Celotti non sia datata, le differenze sono lampanti: l’arteria stradale che collega la periferia del Coneglianese al centro cittadino, un tempo era sostituita da una strada bianca, costeggiata da semplici muretti bassi.
Un tempo mancava l’arredo urbano a cui siamo abituati, come i marciapiedi, il semaforo, gli stalli di sosta, la segnaletica orizzontale e verticale. Ma, soprattutto, mancavano le numerose auto che, oggi, di norma circolano in quella via.
Anche l’ospedale ha sostituito sulla facciata le croci passate, che ne indicavano la finalità d’uso dell’edificio, con un’insegna. Più semplice negli anni addietro anche l’ingresso allo stabile, oggi più ampio, per poter far entrare auto e ambulanze.
Da evidenziare, però, come l’albero situato di fronte all’edificio sia stato mantenuto.
Un confronto che consente, così, di vedere due facce diverse della città di Conegliano.
(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: per gentile concessione di Alberto Celot Celotti – Arianna Ceschin)
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