A Conegliano è sorto il primo emporio di comunità del Veneto: si tratta di “Alveare“, un nuovo spazio dove trovare una vasta gamma di prodotti, da ortaggi a prodotti per l’igiene e la bellezza, assieme a diverse qualità di cibo per tutti i gusti. In sostanza, tutti prodotti a chilometro zero.
Uno spazio che si presenta come “un’alternativa al commercio orientato solo al profitto”, dove “l’assenza di intermediari e la collaborazione di tutti consente l’acquisto di prodotti di qualità, a prezzi eticamente sostenibili“.
Tali aspetti sono emersi nel corso della cerimonia di inaugurazione del locale, svoltasi nella tarda mattinata di sabato 21 gennaio: lo spazio sorge in via Einaudi 146, nel quartiere di Parè, dove in passato si trovava la cartolibreria.
Alla cabina di regia c’è l’omonima cooperativa, composta da 130 soci i quali, una volta al mese, si danno il turno nella gestione del negozio.
“L’idea nasce dall’esigenza di avere prodotti a chilometro zero – ha spiegato Domenico Dariol, vicepresidente della cooperativa – Ci siamo quindi evoluti in questo senso. Siamo partiti con questi prodotti, ma contiamo di allargarci”.
“L’emporio è nato dopo più di due anni di lavoro metodico, – ha spiegato Francesco Gobbi, presidente della cooperativa – in un periodo storico in cui i tempi sono maturi per un emporio di fiducia, senza logiche di mercato: una forma cooperativa più in linea con i nostri ideali. Presto si terrà un’assemblea dei soci per fare il punto della situazione”.
“Credo sia una bella cosa che un gruppo di persone si siano impegnate per uno spazio così strutturato – ha affermato Yuri Dario, assessore al Commercio del Comune di Conegliano – Non è un’attività commerciale, ma una via di mezzo. Un’attività di comunità innovativa, che a Conegliano prima non c’era: speriamo si sviluppi sempre di più”.
Si tratta del primo modello del Veneto di emporio di comunità e la sua particolarità sta nel fatto che i soci sono di fatto coloro che si occupano della gestione dell’attività stessa.
Lo spazio si pone l’obiettivo di fare comunità e promuovere un certo modello di socialità, con iniziative dedicate alla cultura locale: un esempio di ciò, è l’esposizione in negozio delle illustrazioni di Elisabetta Pappalardo.
Presente all’inaugurazione anche Adriano Rizzi, presidente di Legacoop Veneto, realtà che ha aiutato questa cooperativa di Parè nella stesura del proprio statuto.
“Questo è un modello particolare e innovativo, – ha detto – con uno spirito di coinvolgimento del territorio. Una forma di impresa particolare, che deve trovare una concretizzazione nel quotidiano: è soddisfacente che la cosa abbia preso piede in modo positivo”.
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