Interdittiva antimafia per un’azienda, fermi i lavori per il nuovo ospedale. Benazzi: “Chiesta l’immediata uscita dal cantiere”

Il rendering del nuovo blocco urgenze ed emergenze dell’Ospedale “Santa Maria dei Battuti”

Interdittiva Antimafia per una delle aziende che sta lavorando al cantiere del nuovo Ospedale di Conegliano. Il provvedimento è stato emanato, lo scorso 16 dicembre, dalla Prefettura di Napoli per possibili infiltrazioni criminali.

“Quando l’ATI (l’associazione temporale di imprese ndr) ci ha comunicato di questo provvedimento, abbiamo chiesto che la società coinvolta uscisse dal cantiere – afferma il direttore generale dell’Ulss2 Francesco Benazzi –. Ci siamo immediatamente rivolti alla Prefettura di Treviso, che ringraziamo, per capire il da farsi”.

L’azienda sanitaria, prima dell’appalto all’azienda, ha svolto tutte le procedure corrette, tra cui anche la richiesta di un documento che provasse l’iscrizione alla white list (ovvero che fosse “pulita”): “Era tutto in regola – aggiunge Benazzi –, ora stiamo procedendo con l’individuazione di un’altra ditta”.

Il cantiere è dunque bloccato dalla metà di dicembre dello scorso anno ma dovrebbe ripartire tra una ventina di giorni. Il costo totale della realizzazione del nuovo ospedale di Conegliano è di circa 50 milioni di euro. 

Questo è il secondo caso di un’interdittiva antimafia che interessa la Marca: la precedente risale al 23 gennaio scorso.

(Autore: Simone Masetto)
(Foto: archivio Qdpnews.it)
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