International Peace Camp in Germania: Conegliano rappresentato da un giovane della Croce Rossa

Si chiama International Peace Camp l’iniziativa iniziata lo scorso 25 luglio nel parco nazionale di Eifel, in Germania, che proseguirà fino a domenica 9 agosto: un progetto giunto alla sua ottava edizione, organizzato dalla Croce Rossa giovanile della Renania settentrionale e dall’Accademia della Croce Rossa, rivolto a giovani di età compresa tra i 18 e i 27 anni, provenienti da ben otto Paesi europei.

Un periodo di studio e lavoro, quindi, che comprende iniziative come l’esplorazione del parco nazionale dell’Eifel, la visita alle città di Bonn, Colonia e Aquisgrana e al Museo della storia tedesca, il cui accesso era possibile inviando la propria candidatura, dimostrando un certo interesse per le culture e per la cooperazione, oltre a una determinata competenza in lingua inglese.

Tra questi, l’Italia è rappresentata da tre giovani, tra cui Daouda Thiam, quest’ultimo membro della sezione di Conegliano della Croce Rossa italiana: una partecipazione segnalata sia dal comitato regionale del Veneto della Croce Rossa, sia dallo stesso gruppo della città del Cima.

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Sezione coneglianese che ha reso nota la propria soddisfazione per la presenza del giovane: “Siamo orgogliosi di rappresentare l’Italia e il Veneto con la partecipazione del nostro volontario”.

Non si tratta, quindi, della classica summer school ma di un’esperienza di condivisione e di vicinanza di intenti, che assume un significato particolare in questo periodo così complesso.

Sono 20 i giovani impegnati in giornate che comprendono momenti di studio e approfondimento di tematiche quali il diritto umanitario internazionale, ma l’International Peace Camp ha previsto anche un programma di lavoro, con contributi da parte dei giovani a interventi di manutenzione, e non solo, negli istituti umanitari della Croce Rossa a Vogelsang.

Naturalmente, come hanno tenuto a precisare pubblicamente gli organizzatori, considerata l’emergenza sanitaria purtroppo non ancora conclusa, i giovani del Camp sono stati sottoposti ai test del Covid-19, prima dell’inizio dell’esperienza.

Attività di gruppo, escursioni suggestive e studio: un mix per un’esperienza di cui, forse, non tutti i giovani sono a conoscenza, ma che sicuramente pare essere un’opportunità per creare contatti con chi condivide le stesse passioni e i medesimi interessi.

In questo frangente il Veneto, e Conegliano, c’è, e tutto grazie a Daouda Thiam.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: Comitato Regionale del Veneto della Croce Rossa italiana).
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