Il consiglio comunale di lunedì 26 novembre a Conegliano si è aperto con la discussione sul tema dell’applicabilità del 10 percento di Iva sulla tassa dei rifiuti (Tari) nelle bollette di Savno. A dubitare sulla correttezza di questa applicazione, erano stati i consiglieri del Movimento 5 Stelle, Alberto Ferraresi (nella foto, in piedi) e Massimo Bellotto con un’interrogazione.
“A quale articolo di legge si basa Savno per l’applicabilità dell’Iva?”, è stato il quesito posto in sala consiliare da Ferraresi. “L’Iva sui rifiuti è un nodo gestito in modo contraddittorio dall’istituzione italiana – ha esordito l’assessore Claudio Toppan – Per le attività produttive è detraibile, mentre non lo è per le utenze domestiche.
“Se non venisse pagata – ha aggiunto Toppan – aumenterebbero i costi con un incremento pari al 15-20 percento, con un conseguente appesantimento delle utenze domestiche”.
Una risposta che non ha per nulla convinto Ferraresi, il quale ha informato su come circa 26 giorni fa, lui e un consigliere dei Movimento 5 Stelle del Comune di Oderzo si siano rivolti alla Finanza con un esposto, “dato che non si ottiene risposta nelle sedi dei consigli comunali”.
Un annuncio di fronte al quale Toppan ha ribadito il concetto che “se non si paga, l’Iva diviene un costo”.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
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