Ci sono luoghi nelle città e nei paesi più piccoli dove la tradizione non passa mai di moda: si tratta degli antichi ‘casoìn’, ovvero quei piccoli negozietti dove si può trovare di tutto, fino ai prodotti di nicchia non sempre assicurati dalla grande distribuzione. E dove la convivialità e la familiarità fanno da giusto contorno al momento della spesa.
Ma come hanno vissuto questo periodo i negozietti e, soprattutto, le nuove generazioni sapranno portare avanti una simile tradizione?
A queste domande ha risposto in maniera positiva Fabio Val, gestore dell’alimentari “da Genio”, una bottega presente da più di 50 anni in via Guglielmo Marconi a Conegliano: un’attività che è testimone di un continuo passaggio generazionale di una famiglia dedita al commercio.
Come ha spiegato lo stesso Val, il casoìn “non ha mai smesso di lavorare” e nulla è mai cambiato in tal senso, neppure di fronte all’arrivo, qualche anno fa, di un punto vendita di una nota catena di supermercati, insediatosi pochi metri più avanti.
“In questo momento stiamo respirando e possiamo prenderci un momento di pausa – ha esordito Fabio Val -. Dico questo perché durante il lockdown la gente ha preferito andare nei negozi più piccoli come il nostro, rispetto ai supermercati: questo per paura”.
“Probabilmente il fatto che si tratta di un ambiente più piccolo, dove è possibile tenere sempre la porta aperta, è stato motivo di rassicurazione – ha proseguito il gestore dell’alimentari -. C’è stata quella che io definisco ‘una clientela occasionale e di comodo’ e posso dire di aver lavorato più di prima: c’era gente che spendeva tra i 200 e i 300 euro ogni volta, anche quando portavo la spesa a domicilio. Ogni giorno, quindi, vendevo prodotti come se fosse la vigilia di Natale“.
“Poi, una volta trascorsi quei mesi più complessi, la situazione si è smorzata e sono tornato un po’ a respirare – ha aggiunto Val -. Negozi come il mio si sono ormai creati la propria clientela fissa, che viene sempre a trovarci e quindi continuiamo come prima a lavorare con loro”.
Parole a cui si sono accompagnati i fatti: mentre Fabio Val raccontava queste cose, infatti, c’è stato un continuo viavai di persone, giunte per chiedere i prodotti acquistati abitualmente. Persone a cui il signor Fabio si è rivolto chiamandole per nome, segno della familiarità che si respira nei negozietti come il suo.
Ma quali sono i punti di forza che hanno consentito a questa attività di lavorare per più di 50 anni?
“Oltre all’aspetto della convivialità e delle parole che ci si scambia durante l’acquisto – ha spiegato Val -, le realtà come la nostra puntano sempre sulla vendita del prodotto fresco, che riusciamo più facilmente a gestire”.
“Bisogna resistere – ha continuato Fabio Val – e penso che per il futuro un giovane possa continuare a lavorare con negozi così: noi non abbiamo mai smesso di lavorare”.
Un negozio, quello dell’alimentari “da Genio”, che oltre a essere una preziosa testimonianza della storia del commercio a Conegliano, ha dato prova di quanto realtà più piccole come la sua, grazie a una clientela consolidata, abbiano la possibilità di vivere senza contraccolpi situazioni come quella che in questi mesi ha coinvolto il mondo intero.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
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