“La cultura è un bisogno primario”: al  Festival Giovani in musica il maestro Canonici, volto noto della trasmissione di Augias

Da sinistra, Gianmaria Fantato Pontini, Fabio Chies, Sonia Furian e Cristina Sardi
Da sinistra, Gianmaria Fantato Pontini, Fabio Chies, Sonia Furian e Cristina Sardi

Domenica 14 luglio alle 21 è previsto a Conegliano un nuovo concerto della rassegna “Giovani in musica” all’ex convento di San Francesco (in caso di maltempo si terrà al Dina Orsi) che, stavolta, vedrà un ospite e, allo stesso tempo protagonista, d’eccezione.

Si tratta del maestro Aurelio Canonici, volto noto della trasmissione condotta da Corrado Augias “La gioia della musica”, in onda su Rai3 ogni lunedì sera.

Canonici dirigerà l’orchestra del Cimento Armonico, una formazione composta da musicisti di età compresa tra i 25 e i 30 anni, tutti talenti provenienti da vari conservatori.

La rassegna (itinerante in quanto ha toccato, come location, varie sedi della città) è iniziata lo scorso febbraio e terminerà a settembre.

Domenica è uno dei maggiori appuntamenti programmati, dove l’orchestra guidata da Canonici, assieme al pianista Massimiliano Genot, andrà a esplorare un repertorio che spazia tra le musiche di Mozart, Beethoven e Mendelssohn.

“Si tratta di una manifestazione che sta andando oltre le aspettative: siamo soddisfatti a livello qualitativo e di pubblico e per fine anno c’è la volontà di fare un altro concerto“, ha annunciato il sindaco di Conegliano Fabio Chies.

Sonia Furian, promotrice di Note In Cima (gruppp che si è occupato dell’organizzazione dell’evento con il Comune di Conegliano), ha sottolineato il fatto che, “per la prima volta, è stato fatto un lavoro organico, con un traguardo importante per l’associazionismo e il Comune”.

“Il passo è quello di investire sul capitale umano, anche per avere un ritorno in termini di turismo e di indotto”, ha aggiunto.

“Il maestro Canonici sta dando molto impulso all’orchestra – il commento di Gianmaria Fantato Pontini, direttore artistico del Cimento Armonico – Stiamo avendo molta affluenza a questi concerti (200-250 spettatori ogni volta) e ciò è un segnale di ripartenza”.

“Questo festival ha trovato qui terreno fertile e speriamo che ci siano delle altre date, perché di musica c’è bisogno e le orchestre fanno fatica: che sia di esempio un Comune, come quello di Conegliano, che ci agevola in questo modo. La cultura è un bisogno primario“, ha aggiunto.

“Il Comune ha dato grande sostegno al progetto e ha cercato di muovere quel lato della coscienza dei cittadini, portando qualcosa di nuovo su più piani – ha riferito l’assessore alla Cultura Cristina Sardi – Ci auguriamo di andare avanti bene”.

Intervista ad Aurelio Canonici

Il maestro Canonici ha raccontato quello che è stato il percorso che culminerà nel concerto di domenica e ha raccontato l’esperienza con la giovane orchestra che andrà a dirigere.

“Mi capita sia di dirigere grandi orchestre, che dedicarmi alla parte formativa, essendo io anche docente al Conservatorio Paganini di Genova – ha iniziato – Sono contento del programma che proponiamo, molto bello e impegnativo”.

“Da un lato questo percorso ci ha portato a doverci rimboccare le maniche e in più fa molto caldo: non è semplice – ha aggiunto – La musica richiede energia ed emozioni, ma raccoglieremo i frutti di questo lavoro”.

“Poi questo è un momento difficile, ci sono gli esami in conservatorio e quindi è accaduto di dover sostituire delle persone con delle altre, per questo motivo: tutto ciò ci ha reso difficile le cose”, ha aggiunto.

E qual è la situazione attuale del panorama orchestrale italiano?

Non sono anni facili, molte orchestre hanno chiuso: non è un panorama particolarmente invitante per i giovani – ha risposto – Suonare in orchestra è tuttavia una delle migliori esperienze che ci siano, perché è una dimensione di comunione con gli altri e di socialità”.

L’orchestra è una società ideale: non è un luogo per individualisti e solisti, non c’è desiderio di prevalere. Lì si impara a suonare ascoltando gli altri”, ha aggiunto.

E quale consiglio si può dare ai giovani orchestrali di oggi?

“Se un giovane ha una grande passione, questa supera tutto, ogni difficoltà: la passione fa mettere tutto in secondo piano – ha dichiarato – Entrare nei flussi dei grandi geni del passato fa superare tutto: se uno ha la passione, non ci sono consigli da dare, perché la passione stessa fa mettere il giovane al servizio dell’arte”.

Canonici lavora a stretto contatto con il noto conduttore Corrado Augias, del quale il maestro ha fornito una descrizione ben precisa.

“Corrado Augias è una persona di grandissima cultura e adora la musica, che gli fa brillare gli occhi. Ha la capacità di inserire il brano in un contesto storico molto ampio – ha raccontato – Una persona molto spiritosa e molto semplice. Non l’ho mai visto avere delle tensioni con i collaboratori, ama andare d’accordo con tutti: è una persona spiritosa e autoironica”.

(Foto: Qdpnews.it riproduzione riservata)
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