L’associazione “Lotta contro i tumori. Renzo e Pia Fiorot” di San Fior è letteralmente scesa in campo per la comunità, donando all’ospedale civile “Santa Maria dei Battuti” di Conegliano un apparecchio laser TFL Drive, particolarmente utile nei casi di calcolosi o, comunque, per tutte quelle patologie curate nel reparto di Urologia diretto dal primario Lorenzo Buttazzi.
Patologie che non fanno distinzioni tra uomini e donne, secondo quanto riferito dal direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi, il quale ha riferito che determinate problematiche, rispetto al passato, sarebbero in crescita perché correlate a stili di vita errati.
Giusto per fornire qualche dato in merito, il reparto di Urologia ogni anno stima l’esecuzione di circa 350 interventi con l’impiego di energia laser (per patologia urolitiasica, uroteliale e prostatica benigna), 550 ricoveri (sempre per le stesse patologie), senza contare gli accessi al pronto soccorso per dolori addominali, infezioni alle vie urinarie, che necessitano di terapie antibiotiche, e complicanze da corpo estraneo, come ad esempio catetere vescicale a dimora.

In sostanza, si tratta di patologie che, negli ultimi 20 anni, hanno visto un aumento significativo.
“Questi sono strumenti non invasivi che aiutano. Il reparto di Urologia è il nostro fiore all’occhiello, ma bisogna ricordare che non riguarda solamente gli uomini, ma è importante anche per le donne” ha affermato Benazzi.
“L’anno scorso abbiamo festeggiato i 40 anni della nostra associazione e, quest’anno, con il 41esimo anniversario, abbiamo voluto fare questa donazione – ha dichiarato Danilo Riedi, in rappresentanza della Fiorot -. Quello che riceviamo è giusto darlo alla comunità“.
L’azienda sanitaria ha quindi illustrato i benefici portati dal nuovo macchinario, specialmente sul fronte della mini invasività terapeutica, assicurando una miglior qualità della vita ai pazienti.
“Questi dispositivi arricchiscono le ‘armi’ che abbiamo a disposizione in Medicina – ha aggiunto Benazzi -. Il laser va a lavorare sui tessuti, senza dispersione di energia, risolvendo problematiche come la calcolosi urinaria e facendo diminuire l’eventuale insorgere di complicanze”.
(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto e video: Arianna Ceschin)
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