Un progetto ambizioso, che ascolta i bisogni del territorio e d’interesse per tutti i comuni dell’ex Ulss 7: oggi la realizzazione di una nuova comunità e di un centro diurno che ampliano l’offerta della fondazione Bernardi ha preso inizio.
A benedire la prima pietra delle strutture che sorgeranno a Campolongo di Conegliano grazie a una concessione territoriale da parte del comune per i prossimi 50 anni, è stato il Vescovo di Vittorio Veneto, dopo la presentazione del progetto da parte del presidente della Fondazione Mario Secolo.
“Si tratta di un un importante passo in avanti nei confronti dei giovani che ne hanno bisogno – afferma Secolo – e le due case saranno intitolate a Giobatta Grigolin e Renato Sartor, che tanto hanno dato alla nostra Fondazione”.
“Ricordo che tutto questo è possibile grazie al generoso lascito di Maria Antonietta Bernardi unito ai contributi dei comuni che partecipano all’iniziativa – continua – quindi un ringraziamento particolare va a loro, oltre che ai nostri educatori e a tutti coloro che gravitano intorno alla nostra realtà”.
A portare il plauso del presiedente regionale Luca Zaia è stato il consigliere regionale Sonia Brescacin, che ha sottolineato la crucialità di un’opera che vuole promuovere l’educazione in modo concreto: “Non è fortuna interagire con personalità così attente verso la nostra società, è qualcosa che la gente di questo territorio ha nel Dna”.
La benedizione della prima pietra ha compreso anche la firma di una pergamena, che verrà inserita in un apposto spazio all’interno di un mattone che insieme agli altri formerà le nuove strutture. In questo modo fungerà da teca e fra 50 anni, allo scadere della concessione del terreno da parte del Comune, sarà possibile ricordare il momento di oggi riconoscendo le firme dei presenti.
Le due nuove strutture dedicate ai giovani in difficoltà sociale rafforzano ulteriormente la grande collaborazione tra l’azienda sanitaria Ulss2 e la Fondazione Bernardi, oltre che a creare una sinergia anche a livello intercomunale, come confermano rispettivamente Nicola Michieletto, direttore dell’unità operativa complessa dell’infanzia dell’Ulss2 e il sindaco di Susegana Vincenza Scarpa.
“Questa è un’offerta di accoglienza sul territorio che ci consente di collocare minori con psicopatologie o difficoltà sociali a stretto contatto con servizi specializzati. Questo ci permette di seguirli da vicino costruendo insieme a loro un percorso che può portarli a diventare adulti consapevoli” dice Michieletto.
“È una manifestazione di concretezza e di ascolto delle necessità di tutto il nostro territorio, non solo di Conegliano. – conferma il primo cittadino di Susegana – Purtroppo non si può negare che con la pandemia si sono esplicitate numerose situazioni difficili per i bambini che vanno accolte con professionalità e strutture adeguate”.
Per chi volesse contribuire alla creazione delle due strutture è attiva la campagna “Dona un mattone anche tu”: con 20 euro a mattone chiunque potrà dare un supporto al progetto, inoltre Banca Prealpi SanBiagio renderà possibile in tutte le sue sedi un bonifico senza commissioni, un’agevolazione per coloro che vorranno inviare un contributo.
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