Settima finale scudetto in 11 stagioni, quinta consecutiva. Da sabato prossimo 6 maggio, contro Milano o Scandicci, la Prosecco Doc Imoco Conegliano difenderà quello scudetto tricolore che indossa sulle canotte ininterrottamente dal 2018. Dopo avere eliminato Busto Arsizio ai quarti, le pantere regolano sulla medesima distanza anche l’Igor Gorgonzola Novara, che dopo essere uscita dal Palaverde senza set in Gara1 riesce a strappare un “25” alle iridate tra le mura amiche ma nulla di più. Nelle fila di Conegliano, questa sera, prestazione sontuosa di Kathryn Plummer (in foto), top scorer del match con 23 punti, e solita prova magistrale di Monica De Gennaro, che proprio oggi al PalaIgor ha festeggiato le 400 presenze da giocatrice di Conegliano.
Le due squadre partono subito su alti ritmi, a volte – come questa – sinonimi di qualche errore. Il primo tentativo di fuga è delle ospiti (6-3, rigore di Fahr). Sale altissima Haak per mettere pressione alle piemontesi (8-5), poco dopo Lavarini ferma il gioco per la prima volta ma al rientro Plummer fa volare l’Imoco, a differenza di quanto non faccia per la sua squadra una Karakurt ancora a corrente alternata. Con il servizio (e un po’ di fortuna) l’Igor si avvicina, sempre di più con il muro di Carcaces su Robinson e il rigore di Chirichella che procura il pari. Tra le atlete in camouflage giallo si rivede De Kruijf, che rileva Lubian. Un errore in attacco delle ospiti manda avanti l’Igor, non capace tuttavia di mantenere il vantaggio, complice una Fahr che estrae dal cilindro colpi di diversa fattura, incluso un murone su Danesi che vale il 23-20. Astuta la carezza al pallone di Plummer che si guadagna tre setball consecutivi: basta il primo per andare al cambio di campo, dopo che l’attacco di Chirichella non passa la rete.
Inizia al meglio, al netto di qualche passaggio a vuoto non decisivo, la Gara2 delle pantere, che nel primo set si disimpegnano bene in attacco (55%) e a muro (4), ma non al servizio (6 errori, zero ace). Nel secondo è subito 3-0 per Conegliano e Lavarini non ci pensa troppo a fermare il gioco: lasciare andare Wolosz e compagne significherebbe praticamente abbandonare i sogni scudetto. Il videocheck cancella una topica arbitrale su un attacco buonissimo di Haak, Novara si ritrova costantemente doppiata (3-6, 5-10), Lavarini si mostra perplesso e si gioca l’ultimo time out del set. La ricezione dell’Igor lascia a desiderare, ne approfitta Wolosz per un comodo rigore. Haak fa quel che vuole meritandosi gli applausi a scena aperta di Santarelli, ma il set continua ad avere similitudini con il precedente anche per il tentativo di rimonta di Novara (ace nuovamente fortunato di Danesi, 13-14). L’Igor ci prova con i cambi, l’Imoco conferma la fiducia alle titolarissime, che non tradiscono, in particolare Haak (20-16). Fioccano i setball per le pantere, che la chiudono con Plummer e sono sempre più vicine all’ennesima finale scudetto.
L’“ultimo chilometro” della semifinale, per le campionesse d’Italia in carica, inizia con Santarelli che dimostra di non volere lasciare realmente nulla d’intentato, visto che ferma il gioco “appena” sul 4-1 per Novara. Spettacolare la piroetta di Wolosz che smarca Plummer (3-5), ma l’Igor mantiene un vantaggio abbastanza rassicurante. Cresce Karakurt, che poi trova De Kruijf sulla propria strada. Una strana incomprensione nella metà campo ospite convince Santarelli a giocarsi il secondo e ultimo “tempo” del set. Pallonata (involontaria) di Danesi sull’occhio sinistro di Haak, che stringe i denti ma non è al meglio. Anche fortunata Novara (dentro di pochissimo il lungolinea di una scatenata Karakurt), la quale però commette errori che consentono una Conegliano non brillantissima di rimanere in scia. Il finale delle piemontesi è tuttavia immacolato, a differenza delle ospiti che non ingranano, concedendo quattro setball filati alle avversarie: è sufficiente il primo, a Danesi, per l’attacco che quantomeno prolunga la partita.
Partita che si gioca, a questo punto, sulle energie nervose prima ancora che su quelle fisiche, tra una Conegliano che perde il primo set della semifinale, complice un brusco calo dell’efficacia d’attacco rispetto ai due parziali precedenti, e una Novara che culla il sogno della clamorosa rimonta. L’Imoco cerca di fare capire subito che non ha accusato cedimenti (4-1, 6-3, 10-5), Lavarini colleziona time out prima che sia troppo tardi. Da parte delle pantere c’è qualche “Stop and go” che non lascia del tutto sereni i tifosi. Haak cerca di “spaccare” definitivamente partita e semifinale (15-11), un brutto errore in fase di costruzione dell’attacco in casa Igor lancia Conegliano verso la finale (17-12). Sbaglia anche Karakurt e per le pantere si aprono praterie, a maggior ragione dopo il qui pro quo tra Fersino e Bosetti nel tentativo di rilanciare un pallone oltre la rete. L’ace di Adams fa partire il campanello d’allarme in casa Imoco (21-17), ma dopo il minuto di interruzione chiamato da Santarelli Giovannini, entrata al servizio, lo sbaglia. Carcaces sembra l’ultima ad arrendersi in casa Igor. Un solo punto divide le due squadre (23-22), Santarelli vuole parlare non con l’intera squadra ma con Wolosz. E’ però Fahr a murare sonoramente la prima linea novarese e procacciarsi due matchball per la finale. Uno lo annulla Danesi, l’altro lo trasforma Plummer: pantere di nuovo in finale scudetto, contro Milano o Scandicci che domani domenica alle 20.30 disputeranno Gara2 in Brianza, a partire da sabato prossimo 6 maggio al Palaverde, impianto che ospiterà Gara1, Gara3 e l’eventuale Gara5.
IGOR GORGONZOLA NOVARA 1 – PROSECCO DOC IMOCO CONEGLIANO 3 (21-25, 18-25, 25-20, 23-25) in 1 ora e 51 minuti. Arbitri: Simbari di Milano, Papadopol di Mantova e Pristerà di Torino. Spettatori: 3.962 di cui un centinaio dalla Marca. Serie: Prosecco Doc Imoco Conegliano 2 – Igor Gorgonzola Novara 0.
(Foto: Ufficio stampa Igor Novara – Facebook Imoco Volley).
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