La rinascita culturale di Venezia come traino per la ripartenza della Marca Trevigiana: terzo incontro del Rotary Club di Conegliano

La valorizzazione del patrimonio culturale della città di Venezia e i suoi intrecci con l’Alta Marca Trevigiana saranno al centro del terzo appuntamento de “Il Rotary incontra…”, il format online proposto dal Rotary Club di Conegliano con la collaborazione di Qdpnews.it.

L’incontro online è previsto per martedì 4 maggio 2021, alle ore 20.30, e si potrà seguire in diretta streaming dalla pagina YouTube di Qdpnews.it, media partner dell’iniziativa.

Dopo gli approfondimenti sul futuro di Conegliano e sulle sfide che attendono le imprese trevigiane che cercano di uscire dalle “sabbie mobili” della pandemia, Mariacristina Gribaudi, amministratrice unica di Keyline e presidente della Fondazione Musei Civici di Venezia (Muve), illustrerà la “ricetta veneziana” per uscire dalla crisi provocata dal Covid utilizzando la cultura come trampolino di lancio per la ripresa.

È difficile rimuovere dalla mente le immagini delle vie e delle piazze vuote di Venezia durante il lockdown, una ferita che è ancora aperta e un motivo di grande sofferenza per una città che ha subito un duro colpo a causa delle conseguenze dirette e indirette della pandemia.

Anche grazie al suo immenso patrimonio culturale, il capoluogo del Veneto può ancora dire la sua e non è difficile immaginare un “nuovo rinascimento” per la città, considerando la sete di cultura che anima questi primi giorni di ritorno alla zona gialla.

Non mancherà un focus sulla Fondazione Muve, una realtà che riunisce ben undici musei: Palazzo Ducale, Museo Correr, Torre dell’Orologio, Ca’ Rezzonico Museo del Settecento Veneziano, Palazzo Mocenigo – Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume, Casa di Carlo Goldoni, Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna, Palazzo Fortuny, Museo del Vetro di Murano, Museo del Merletto di Burano e Museo di Storia Naturale.

Si tratta di un immenso patrimonio culturale, con oltre 700 mila opere d’arte, cinque biblioteche specialistiche, un archivio fotografico e un attrezzato deposito nel Vega Stock a Marghera.

Dal 2008, il compito della Fondazione è quello di gestire, tutelare e valorizzare questo ricco e complesso sistema museale, recentemente impreziosito dal Centro Culturale Candiani e da Forte Marghera a Mestre.

La Fondazione Muve si occupa anche di ricerca, formazione, divulgazione, didattica e produzione di eventi temporanei dialogando costantemente con il territorio e aprendosi al mondo, creando relazioni con altri sistemi museali, nazionali e internazionali, e istituzioni culturali, scientifiche ed educative.

La rinascita di Venezia, Patrimonio Mondiale dell’Umanità, potrebbe fare da traino per la ripartenza del sito Unesco delle colline di Conegliano e Valdobbiadene, legato indissolubilmente alla storia della città lagunare dal punto di vista artistico, culturale, economico e politico.

Per questo, il ragionamento sul futuro di Venezia, di cui quest’anno abbiamo festeggiato i 1600 anni, potrà fornire riflessioni utili anche a chi lavora per far ripartire le imprese dell’Alta Marca Trevigiana con uno sguardo rivolto alla cultura.

Infine, si cercherà di capire se l’esperienza della Fondazione Muve possa essere proposta anche a Conegliano, con l’obiettivo di valorizzare le sue eccellenze artistiche e culturali e di migliorare l’attrattività della città.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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