Occorrono almeno duecento anni di attività per far parte della più esclusiva associazione internazionale, la Les Henokiens, ma non solo, essere guidati da uno dei discendenti del fondatore, possedere la società ed avere un buono stato finanziario.
Ad annoverare tutti questi requisiti la Garbellotto di Sacile che sabato 2 luglio ha ospitato presso la propria struttura l’annuale congresso nato nel 1981 per volere di Gerard Glotin, amministratore delegato di Marie Brizard.
L’intento è sempre stato quello di fornire un supporto morale, culturale e filosofico a tutti i componenti sul valore del concetto di impresa, in contrapposizione alle aziende multinazionali.
A guidare la visita all’interno della fabbrica e a spiegare l’impegno dell’azienda specializzata nel settore della costruzione di botti, tini e barrique nata nel 1775 per opera di Giuseppe Garbellotto, i fratelli Garbellotto.
Con tale presentazione ed entrando nel vivo del loro operato hanno permesso ai titolari di ditte Olandesi, Francesi e spagnole, ma anche a quelle italiane tra cui Luxardo, Amarelli, Beretta, Nardini di comprendere come viene lavorato il legno per arrivare poi al prodotto finito.
Si tratta di legname fatto stagionare in maniera naturale per diversi mesi o anni nel piazzale, tutte piante secolari, circa 70 ettari di foresta provenienti da Francia e Croazia.
Trasferitisi a Sacile da Conegliano nel luglio 2020 nel nuovo stabilimento denominato “Intelligenza Artigianale” hanno unito la tradizione alla tecnologia avanzata.
Presente al congresso oltre al Comandante della Stazione dei Carabinieri di Sacile, il sindaco del giardino della Serenissima Carlo Spagnol che ha sottolineato l’orgoglio per il suo comune di ospitare tale attività e di quanto siano importanti le imprese familiari per il contesto economico, ma soprattutto per la tradizione di un paese.
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