È un caso che sta facendo parlare a livello nazionale, quello riguardante l’omicidio su commissione pensato da un 34enne, a danno del rivale in amore di 45 anni (qui l’articolo).
Una storia che ha unito Stati Uniti e Italia, e a proposito della quale stanno trapelando ulteriori dettagli: entrambi, sia la vittima che il mandante, sono incensurati. Il 34enne è originario di un piccolo centro del coneglianese, mentre il rivale in amore di 45 anni, ovvero la vittima del piano, è di Conegliano.
Sembra che il mandante avesse già versato una prima tranche del valore di 6 mila dollari in bitcoin su un sito per commissionare l’omicidio e ne avesse pagata anche una seconda, anche se la cifra esatta di quest’ultima al momento non è nota.
Il sito in questione presente sul dark web, dove il 34enne avrebbe cercato il sicario, si sarebbe rivelato un sito truffa, ma ad aver impressionato è stato il piano del mandante e il fatto che avesse già versato dei soldi per mettere a segno il proprio obiettivo, mettendo in chiaro pericolo la vittima designata del piano.
Un fatto che fa molto pensare sul labile confine che oramai esiste tra la realtà concreta e quella virtuale. Il caso ha richiesto il lavoro congiunto tra la Procura della Repubblica trevigiana e la Polizia postale di Treviso e Venezia, con l’ausilio del Commissariato di Conegliano il quale, una volta ricevuta notizia che il 45enne è un residente nella città del Cima, lo ha convocato in sede per chiedergli se avesse idea di chi, di fatto, lo voleva morto.
Il 45enne si sarebbe dimostrato ignaro di tutto e non avrebbe ipotizzato il 34enne come mandante del gesto. Di conseguenza, il Commissariato di Conegliano ha monitorato e gestito in maniera discreta la sua protezione.
Lo stesso mandante, una volta individuato, sarebbe stato sentito e sottoposto a perquisizione con il sequestro dei telefoni cellulari.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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