Erano chiamate all’impresa le campionesse del mondo, questa sera griffate Antonio Carraro Imoco Conegliano, nel ritorno del quarto di finale di Cev Champions League contro il fortissimo Fenerbahce Istanbul, vittorioso per 3-0 nella partita di andata, sette giorni fa in Turchia. In un Palaverde carico di entusiasmo, tuttavia, le ospiti hanno vinto i primi due set, necessari e sufficienti a passare il turno e ad affrontare, in semifinale, il VakifBank in un derby turco. Del tutto indolore, perciò, risulta per le turche il 3-2 finale a favore di Conegliano.
Il primo set ha visto una partenza choc delle pantere, scese in campo con la diagonale Wolosz – Haak, centrali Fahr e De Kruijf, Robinson Cook e Plummer in banda con De Gennaro libero. Pronti, via e il “Fener” si porta sul 6-1, costringendo a un set “di rincorsa” le padrone di casa, comunque sospinte dalla bolgia dei 5344 del Palaverde, che con fede incrollabile credono nella rimonta. A metà set il vantaggio delle turche si è ridotto all’osso (12-14), e anche nel finale le pantere tallonano le ospiti (19-21). Finale di set al cardiopalmo (vincerlo sarebbe vitale per Conegliano), ma Vargas e compagne riescono a mantenere un piccolo vantaggio che anzi si dilata (20-23). Ancora adrenalina alle stelle quando le pantere si portano a -1, sia pure sul setball delle ospiti, che lo trasformano. Le statistiche dicono che alle turche sono arrivati 15 punti da Fedorovtseva (8) e Ana Cristina (7), mentre l’anello debole in casa Imoco è tutto americano (Plummer 3 errori in ricezione e 33% in attacco, Robinson Cook zero punti). In casa coneglianese male anche il servizio: tre errori dai nove metri e zero aces; dall’altra parte della rete diversi errori ma anche quattro servizi vincenti di Fedorovtseva.
Nulla è ancora perduto (il regolamento europeo, nei confronti su gare di andata e ritorno, guarda al quoziente punti e non a quello set, pertanto anche un 3-1 può valere il golden set), ma da questo momento in poi le ragazze di coach Daniele Santarelli dovranno essere impeccabili. Sono proprio le padrone di casa, vice campionesse d’Europa in carica, a passare in vantaggio in avvio di secondo set (5-2), ma subito dopo arriva un black out, con il Fenerbahce che piazza il clamoroso break del sorpasso, facendo tremare le gambe al Palaverde così come il servizio di Fedorovtseva, un autentico incubo per la retroguardia giallobiancoblù. Il parziale di 11-0 per le ospiti è un duro colpo non solo al punteggio ma anche al morale delle campionesse d’Italia e del mondo, per nulla abituate a trovarsi in così grave difficoltà, men che meno davanti al pubblico amico. Il divario si mantiene enorme per buona parte del set, e naturalmente più passano i minuti e più si affievoliscono le speranze di rimonta. Sul 20-13 per il Fener i giochi sembrano chiusi in largo anticipo e così, infatti, è. Per la prima volta dal 2017 le pantere non entrano tra le quattro migliori squadre d’Europa, ma ora potranno dare anima e corpo per dare nuovamente l’assalto allo scudetto.
La partita naturalmente prosegue, con il “Fener” che attua un ampio turnover avendo già raggiunto l’obiettivo della qualificazione. Le pantere onorano comunque l’impegno che chiude di fatto la loro stagione internazionale andando a vincere, di misura, il terzo set, e – con cinque lunghezze di margine – il quarto.
La vittoria, del tutto platonica a questo punto, si deciderà dunque nel corso del tie-break durante il quale vengono superate le due ore di gioco e l’Imoco si impone al fotofinish mantenendo, se non altro, il Palaverde imbattuto.
ANTONIO CARRARO IMOCO 3 – FENERBAHCE OPET ISTANBUL 2 (23-25, 15-25, 25-23, 25-20, 15-13) in 2 ore e 13 minuti. Arbitri: Ferreira (Portogallo) e Petrovic (Serbia). Spettatori: 5344 (sold out).
(Foto: Imoco Volley e CEV).
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