Lapidi danneggiate in cimitero, Bortoluzzi: “Quali gli interventi previsti?”. Dario: “Restauro progettato nel 2027”

La situazione del cimitero di Conegliano è stato uno dei punti trattati durante il consiglio comunale dello scorso 9 marzo: il consigliere del gruppo misto Alessandro Bortoluzzi, in quell’occasione, ha presentato un’interpellanza nella quale chiedeva spiegazioni in merito allo “stato di degrado di alcuni manufatti di arte funeraria” nel cimitero di via San Giuseppe, a Conegliano.

Nello specifico, Bortoluzzi ha riferito che nel camposanto sarebbero presenti delle lapidi marmoree, tra cui alcune firmate dallo scultore Vittorio Celotti e collocate nel “blocco 2”, interessate da fenomeni di degrado e di “deterioramento rapidi”.

Fenomeni non solo dovuti a un “naturale processo di decadimento lapideo“, ma anche a “evidenti e diffuse” tracce di umidità presenti sulle murature dei loculi in cui le opere si trovano collocate.

A tal proposito, il consigliere ha quindi chiesto all’amministrazione se si intenda “intervenire tempestivamente” per salvaguardare le opere dello scultore Vittorio Celotti, facendo notare il patrimonio storico rappresentato dai suoi lavori.

Oltre a ciò, il consigliere ha ricordato come nel cimitero ci fossero le sepolture di profili che hanno dato lustro alla città, per alcuni dei quali sarebbero state rimosse le lapidi e temporaneamente messe all’interno di un deposito: “Ricordo che c’era l’impegno di dare a queste lapidi una collocazione decorosa e dignitosa, in prossimità del nuovo edificio del crematorio”, ha affermato.

Sulla questione si è espresso l’assessore Yuri Dario, il quale si è pronunciato in primis sulla questione delle lapidi realizzate da Vittorio Celotti, specificando che sono sei, tutte situate nel blocco 2, blocco che verrà sottoposto a restauro nel 2027.

Dario ha poi riferito che di queste sei lapidi, due sono sotto la cura di una persona (non è noto se effettivamente si tratti di un erede diretto), mentre le restanti quattro sono in stato di abbandono, non essendoci persona che se ne occupi.

“Allo stato attuale, il Comune non può intervenire perché si tratta di lapidi private e con concessioni perenni – ha proseguito – Quando il Comune effettuerà il restauro del 2027, verranno contattati i privati, in modo da capire quali attività vogliono effettuare”.

In merito al secondo quesito posto da Bortoluzzi, Dario ha poi riferito di aver fatto lo scorso anno un sopralluogo con il presidente del consiglio comunale Isabella Gianelloni, occasione in cui sono state selezionate le lapidi “meritevoli di essere evidenziate” per questioni di rilevanza storica o artistica, tra quelle che erano state messe da parte in deposito: “All’interno del forno crematorio verrà realizzato un muro, sul quale affiggere tutte queste lapidi”, ha aggiunto Dario, specificando che, trattandosi di “un’attività già iniziata”, dovrebbe concludersi a breve.

Alla luce di ciò, Bortoluzzi ha espresso preoccupazione per la pianificazione nel 2027 dell’intervento di restauro discusso, da lui giudicato tardivo: per questo ha richiesto di valutare un intervento in anticipo sui tempi previsti.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Related Posts